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Data aggiornamento: 2012/05/20
Codice sito fa20013 Codice archivio 27172
Argomento Etica pratica,زیارت عاشورا و دیگر زیارات
Domanda concisa
Perché nella sajdah (prosternazione) della Ziarat di Ashurà, ringraziamo Iddio per questa tragedia?
Domanda
Qual è il significato preciso della frase: "اللهم لك الحمد حمد الشاكرین على مصابهم" “O Iddio, sia a Te la lode come Ti lodano coloro che Ti ringraziano per queste disgrazie”, che recitiamo nella sajdah (prosternazione) della Ziarat di Ashurà? Perché ringraziamo Iddio per questa immane tragedia? Qual è il segreto di questa prosternazione? La citazione di fonti gnostiche e filosofiche trascendentali, accompagnate da hadìth dell’Ahl al-Bayt (A), per spiegare suddetta frase della prosternazione della Ziarat di Ashurà, mi sarebbe più utile.
Risposta concisa

Ringraziare per i doni concessi da Dio è un argomento che occupa un posto speciale nelle nostre fonti di hadìth[1]. La persona credente e monoteista a causa della conoscenza corretta che ha riguardo a Dio, il proprio Creatore, ringrazia per qualunque cosa riceva da parte Sua. Il motivo è che siffatta persona compie sempre il proprio dovere divino e sempre si sottomette di fronte a qualsivoglia evento (favorevole o avverso), che considera parte del cammino verso il perfezionamento e del suo avvicinarsi a Dio.

L’imam Husayn (A) il pomeriggio del nono giorno di Muharram (il giorno prima di Ashurà), tra i propri compagni, lodò e glorificò Iddio sia in stato favorevole che avverso:

"احمده على السرّاء والضرّاء"

«Lodo e glorifico Iddio sia che mi trovi in un uno stato favorevole e positivo, che in un stato avverso e negativo»[2]. I compagni di quel Nobile (A) lodavano e glorificavano Iddio per aver concesso loro l’onore di aiutare l’Imam (A) e di diventare martiri insieme a lui:

"الحمد للّه الذی أکرمنا بنصرک وشرّفنا بالقتل معک"

«Lode e Gloria a Iddio che ci ha concesso la grazia di aiutarti e di raggiungere il martirio insieme a te»[3].

La sanguinosa insurrezione di Karbalà, sebbene da un lato sia stata una dolorosa tragedia, però da un altro è stata un grande dono per l’Islam e i musulmani, poiché grazie al sangue del Signore dei Martiri (A) e dei suoi compagni, l’Islam è stato salvato dalla deviazione. L’Islam stava per essere deviato dai Bani Umayyah, dai discendenti di Abu Sufyan e in particolare da Yazid; quest’ultimo e i suoi seguaci imponevano tutto ciò che volevano alla gente e alla società in nome della religione. Il martirio dell’imam Husayn (A) ha prevenuto questa grande deviazione ed è perciò motivo di gratitudine.

In conclusione, secondo noi, la disgrazia è un dono che viene concesso all’essere umano da parte di Dio e l’insurrezione di Karbalà, da questo punto di vista, è una grande grazia divina per i musulmani e in particolar modo per gli sciiti; inoltre è il miglior esempio di vita, difesa del bene e lotta contro il male. Considerato ciò, questo dono è motivo per ringraziare Iddio.

 


[1] Cfr.: Kulayni, al-Kafi, vol. 2, p. 94, Bab al-Shukr, Dar al-Kutub al-Islamiyyah, Teheran, 1986.

[2] 'Abdul-Razzaq Muqarram, Maqtal al-Husayn (A), p. 212, Mu'assisat al-Khursan lil-Matbu'at, Beirut, 1426.

[3] Ivi, p. 215.