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Data aggiornamento: 2010/11/22
Codice sito fa1025 Codice archivio 11086
Argomento Etica pratica
Domanda concisa
L’essere umano come può farsi amare da Iddio?
Domanda
L’essere umano come può farsi amare da Iddio?
Risposta concisa

L’affetto tra l’essere umano e Iddio può essere concepito in due modi:

1.     L’affetto dei servi verso di Lui e che Egli sia il loro Amato.

2.     L’affetto di Iddio verso i servi e l’essere da Lui amati.

La domanda riguarda il secondo caso.

Tutti gli esseri dell’universo, essendo Sue creature, sono amati da Lui, nonostante ciò, l’amore di cui si parla nei versetti e negli hadìth, riveste un significato particolare e riguarda: lo spostarsi dei veli, la pace interiore del servo ed essere oggetto della grazia divina.

Nei versetti e negli hadìth per essere amati da Iddio a volte vengono citati dei criteri generali, come l’obbedienza, seguire il nobile Profeta (S), amare Dio, compiere le azioni obbligatorie e meritorie, evitare quelle proibite e sconsigliate, talvolta invece si possono dedurre altri criteri più particolari.

In altre parole azioni come: aver fede in Iddio e nel Giorno del Giudizio; attestare i Profeti (A) e la profezia del nobile Messaggero dell’Islam (S); accettare la wilayah dei dodici Imam infallibili (A); evitare la miscredenza, il politeismo e l’ipocrisia; conoscere il proprio credo; adempiere in modo completo alla religione islamica, senza preferirne alcune norme e tralasciandone altre; obbedienza assoluta a Iddio, il Profeta (S) e gli Imam (A); non corrompere, ribellarsi o trasgredire la religione e le creature; amare anche con la pratica Iddio e il Profeta (S); adornare il proprio Sé di qualità positive e cancellarne i difetti; tutto ciò porta ad essere amati, avvicinarsi e ottenere un particolare rango presso Iddio, il Profeta (S) e l’imam Alì (A). L’essere umano raggiunge così la perfezione e lo scopo per cui è stato creato, vale a dire “la vicinanza a Iddio”.

Risposta dettagliata

L’affetto tra l’essere umano e Iddio può essere concepito in due modi:

1.     L’affetto dei servi verso di Lui e che Egli sia il loro Amato.

2.     L’affetto di Iddio verso i servi e l’essere da Lui amati,

“…Allah susciterà una comunità che Lui amerà e che Lo amerà…”[1], la domanda riguarda il secondo caso.

Prima di rispondere è necessario prestare attenzione a due questioni:

  1. Il livello spirituale dell’amore è elevato e l’esposizione di questo argomento, vasto e importante, svierebbe dal nostro scopo principale, considerando inoltre che vi sono moltissimi versetti, hadìth e dua che ne parlano e la loro analisi richiederebbe un libro a sé.

  2. Iddio l’altissimo ama Se stesso e la propria bellezza, perciò ama anche le creature e le proprie creazioni, essendo manifestazioni della Sua magnificenza, come dice in un hadìth qudsi[2]: “Ero un tesoro nascosto e volevo essere conosciuto, perciò ho creato, affinché potessi essere conosciuto”[3]. La fonte della Creazione dell’universo è l’amore di Iddio verso Se stesso, che ha voluto manifestare la Propria bellezza, facendo della Creazione il suo specchio.

Per tale motivo tutte le creature sono amate da Iddio[4], però ciò di cui vogliamo ora parlare è un modo particolare di essere amati.

 

La possibilità di essere amati da Iddio

Iddio misericordioso rivela al Suo nobile Profeta (S) che i servi e i credenti hanno la possibilità di essere amati da Lui: “Di': ‘Se avete sempre amato Allah, seguitemi. Allah vi amerà’”[5] e “… che Lui amerà e che Lo amerà …”[6], inoltre in un hadìth qudsi dice: “Se sapessero quanto li amo, morirebbero dall’emozione”[7].

In un altro hadìth qudsi famoso e sicuro, l’imam Sadiq (A) tramanda dal nobile Profeta (S) che Dio disse: “Il servo probo si avvicina a Iddio compiendo azioni meritorie e viene allora amato da Me”[8].

 

Il significato di essere amati da Iddio

L’amore di Dio per le creature e l’essere amati da Lui ha vari significati; non viene tuttavia usato con l’accezione diffusa tra gli individui. Quello che qua possiamo dire è che in seguito a questo amore, Iddio toglie i veli affinché i Suoi amati possano contemplarLo con l’occhio del cuore e avvicinarsi a Lui. E questa è stata fin dall’inizio l’intenzione di Iddio, di purificare la parte interiore di un tale servo affinché non ci sia posto per altri che Lui, vengano eliminati gli impedimenti tra Lui e il Suo servo, ché non possa sentire se non il Vero e non possa ascoltare se non le Sue parole e con il suo occhio interiore non possa vedere se non Lui e non possa parlare se non con la lingua del Vero[9].

 

Le vie per essere amati da Iddio

La via principale per esseri amati da Iddio è conoscere approfonditamente ciò che Egli apprezza e Lo soddisfa, affinché, mettendo in pratica i Suoi ordini, attraiamo la Sua attenzione e la Sua grazia e ci avviciniamo a Lui. Per mantenere questa posizione dobbiamo continuare a comportarci così fino alla fine dei nostri giorni. Inoltre è necessario sapere quali sono le cose che Iddio disprezza, Lo fanno adirare ed Egli proibisce, affinché tali azioni vengano evitate, e se si viene coinvolti in esse, bisogna liberarsene per diventare così amati da Iddio; anche questa via dev’essere seguita fino alla fine della propria vita, per non essere odiati e maledetti da Dio e non farLo adirare.

Come già detto, la via più facile per ottenere questa conoscenza è consultare il sacro Corano e gli hadìth degli Infallibili (A); infatti il Corano è immune da falsificazioni e in esso Iddio cita tutto ciò che Egli apprezza: la fede e l’agire probamente portano a essere amati da Lui ed essere oggetto della Sua misericordia. E menziona anche ciò che se l’essere umano vi crede, mette in pratica o rende proprio attributo, fa adirare Iddio, lo fa allontanare da Lui e precipitare nell’Inferno. Se l’essere umano, nel credo, pratica ed etica si rende completamente conforme al Corano e segue i modelli del Profeta (S) e degli infallibili Imam (A), arriverà al suo fine, cioè essere amato da Iddio e salvarsi dalla Sua ira e maledizione.

I versetti e gli hadìth a volte citano alcuni criteri generali per esseri amati da Iddio e talvolta criteri particolari, portandone un esempio.

Criteri generali come:

  1. Seguire il nobile Profeta (S) - Una delle condizioni per essere amati da Iddio è seguire il Suo Messaggero (S), “Di’ (o Profeta): ‘Se avete sempre amato Allah, seguitemi. Allah vi amerà …’”[10]. Secondo questo versetto quindi, uno dei criteri generali per essere amati da Iddio è obbedire e seguire il Suo Messaggero (S), sia le sue parole che il suo comportamento. In molti versetti viene espresso tale ordine: “Prendete quello che il Messaggero vi dà …”[11], “O voi che credete, obbedite ad Allah e al Messaggero …”[12], “Obbedite ad Allah e al Suo Messaggero. Non siate discordi …”[13].

  2. Compiere le azioni obbligatorie e meritorie: sono queste le vie per essere amati da Iddio citate in molti hadìth validi, conosciuti come ‘hadìth dell’avvicinamento con le azioni obbligatorie’ e ‘hadìth dell’avvicinamento con le azioni meritorie’. Analizzare questi tipi di hadìth e valutarne le differenze, renderebbe il discorso molto lungo, perciò ne citiamo solo alcuni esempi, per poi finire il nostro discorso deducendo dai testi religiosi i criteri particolari per essere amati da Iddio.

In un hadìth l’imam Sadiq (A) tramanda che il Profeta (S) dichiarò: “Iddio disse: ‘Il Mio servo non si avvicina a Me con un’azione più apprezzata del compiere ciò che gli ho reso obbligatorio. E si avvicina sempre di più a Me compiendo le azioni meritorie fino a raggiungere un livello in cui Io lo amo. Quando lo amo, divento il suo orecchio con cui ascoltare, il suo occhio con cui vedere, la sua lingua con cui parlare e la sua mano con cui compiere le sue azioni …’”[14].

Un hadìth simile è stato tramandato anche dall’imam Baqir (A)[15].

Prestando attenzione a questi hadìth e analizzando i versetti, diventano chiare anche le conseguenze dell’essere amati da Iddio: provare armonia interiore, lo spostarsi dei veli, arrivare al livello di vicinanza a Iddio, che sono tutte grazie divine e il frutto del Suo amore[16].

La stessa fede è citata come uno dei frutti di questo amore divino in un hadìth del Profeta (S): “Iddio dona il mondo o non lo dona a chi vuole, però la fede la dona solo a chi Egli ama”[17]. Infatti, lo sguardo dell’Amato verso colui che Lo ama è una dimostrazione di attenzione e grazia verso di lui, cui consegue che l’amore di quest’ultimo diventa ancora più intenso, arrivando a dimenticare se stessi per Lui. È per questo che nella dua Nudbah recitiamo: “O Dio, mostraci il Tuo viso magnanimo e accetta il nostro avvicinamento verso di Te e guardaci con il Tuo sguardo misericorde affinché attraverso di esso possiamo completare la magnanimità presso di Te, quindi per mezzo della Tua grazia, non togliercela”[18].

Da ciò che abbiamo riportato si possono dedurre dei criteri generali per essere amati da Iddio, ora ne nomineremo alcuni particolari, riportati nei versetti del Corano quali “azioni apprezzate e individui amati presso Iddio”: la fede; l’obbedienza a Iddio e al Suo Messaggero (S); affrettarsi a compiere il bene, riparare agli errori e chiedere perdono a Dio; utilizzare i propri beni sulla via di Dio, in modo palese o nascosto; trattenere la rabbia, perdonare gli errori altrui e comportarsi benevolmente con loro; ricordare sempre Iddio; non persistere nei propri errori; non praticare l’usura[19]; affidarsi a Iddio ed essere pazienti di fronte alle avversità, senza lamentarsene; consigliarsi con gli altri e comportarsi con affabilità con la gente[20]; essere timorati di Iddio; rispettare i patti che si stringono con Dio, il Suo Messaggero (S), il Suo Wali (A) o la gente[21]; purificarsi col pentimento, l’intenzione pura e la taqwa e tenersi lontani dalle impurità[22]; proteggere occhi, orecchie, stomaco e istinti sessuali da ciò che è proibito[23]; rispettare i propri genitori e i parenti di sangue[24]; ricordare con benevolenza e rispetto le personalità eminenti della religione, in particolare il nobile Profeta (S)[25]; essere giusti nel caso siano assegnate responsabilità oppure si debba governare o giudicare[26]; non rimpiangere ciò che si spende sulla via di Dio; non essere superbi se si ottiene una ricchezza, un potere o un governo[27] ed essere pronti a prodigare le proprie ricchezze e la propria vita sulla via di Iddio[28].

Anche negli hadìth vengono riportate alcune azioni che possono essere causa dell’amore divino: aspirare a ciò che Iddio apprezza[29], amare il nobile Profeta (S) e la sua Famiglia (A)[30], amare Iddio[31], andare alla ricerca della sapienza e della conoscenza[32], recitare spesso “La ilaha illallah” e “Allahu akbar”[33], compiere azioni probe con perseveranza e tempestività[34], …

Al contrario vengono denominati “odiati”, “maledetti” e “respinti” da Iddio: i miscredenti[35]; i politeisti[36]; gli ipocriti[37]; gli orgogliosi[38]; i caparbi polemici[39]; i superbi ostinati e vanagloriosi[40]; coloro che superano i limiti leciti e non rispettano i diritti di Iddio e della gente[41]; pensano solo a divertirsi e all’agiatezza[42]; i dissipatori[43]; coloro che diffondono la corruzione sulla terra[44], non utilizzano in modo corretto i propri beni né sulla via di Iddio e sono avidi, invidiosi e nutrono rancore[45]; trasgrediscono i patti e diventano amici o collaborano con i miscredenti o con i nemici della religione[46]; sono traditori e ingrati[47]; non si fanno scrupoli di uccidere i credenti, i Profeti (A) e i Devoti di Iddio[48]; sono peccatori e disobbedienti[49]; opprimono se stessi e gli altri e non rispettano i diritti divini[50]; non prestano attenzione, non ricordano, non si pentono, non supplicano e non implorano Iddio, inoltre non si prosternano a Lui e sono superbi[51]; alterano la religione[52]; seguono Satana e il taghut (tutto ciò che non è Dio e non è divino)[53]; impediscono alla gente di essere guidata, seminano discordia tra i credenti e li deviano[54]; parlano sgarbatamente e non rispettano ciò che dicono[55]; infastidiscono Iddio, il Suo Profeta (S), i Suoi Devoti e i credenti con il loro comportamento e le loro parole[56]; fuggono e prendono scuse riguardo al jihad sulla via di Iddio e l’offrire la propria vita e beni per Lui[57]; sono peccatori e ingrati[58]; seguono i deviati[59]; non compiono azioni probe, non hanno fede in Iddio, il Suo Messaggero (S) e il Suo Wali (A) e si separano da loro per seguire i nemici[60].

Se siamo veramente alla ricerca della misericordia, attenzione e amore di Iddio dobbiamo separarci, con salda decisione da questo secondo gruppo e unirci al primo. Inoltre, invitando al bene e proibendo il male, diffondendo e difendendo l’Islam, i musulmani e gli sciiti, essere noi soddisfatti di Iddio e soddisfare Lui, amare Iddio, il Suo Messaggero (S) e il Suo Wali (A) ed essere amati da loro[61], insha’Allah.



[1] Sacro Corano 5:54.

[2] Hadìth in cui un Profeta o Imam (A) tramanda la parola divina.

[3] Bihar al-Anwar, vol. 84, pag.198.

[4] Avicenna, Esharat va tanbihat, vol. 3, pp. 359-363; Sadr al-Muta'allihin, Asfar, vol. 7, pp. 148-160.

[5] Sacro Corano 3:31.

[6] Sacro Corano 5:54.

[7] Sheykh Mohammad Bahari, Tazkirat al-Muttaqin, pag. 134.

[8] Koleyni, al-Kafi, Kitab al-iman wa al-kufr, Bab man aza al-muslimin wa ihtaqarrahum, hadìth 7, pag. 253; Bihar al-Anwar, vol. 70, Kitab al-iman wa al-kufr; Makarim al-Akhlaq, pag. 16, hadìth 8.

[9] Feydh Kashani Molla Mohsen, Akhlaq-e Hasane, pp. 238-239.

[10] Sacro Corano 3:31.

[11] Sacro Corano 59:7.

[12] Sacro Corano 4:59.

[13] Sacro Corano 8:46.

[14] Koleyni, al-Kafi, vol. 2, pag. 352, hadìth 7.

[15] Ivi, hadìth 8.

[16] Akhlaq-e hasane, pag. 238.

[17] Feydh Kashani Molla Mohsen, Mahajjat al-Baydha', vol. 8, pag. 64.

[18] Mohaddeth Qomi Sheykh Abbas, Mafatih al-Jinan, Dua Nudbah.

[19] Sacro Corano 3:130, 136, 146 e 148.

[20] Sacro Corano 3:146, 159 e 160.

[21] Sacro Corano 3:76; 9:4 e 7.

[22] Sacro Corano 9:108; 2:222.

[23] Sacro Corano 23:1 e 11; 24:30-31; 33:70-71.

[24] Sacro Corano 31:14-15.

[25] Sacro Corano 33:56; 49:2 e 5.

[26] Sacro Corano 49:9; 5:42.

[27] Sacro Corano 57:23.

[28] Sacro Corano 61:4; 3:154 e 158.

[29] Bihar al-Anwar, vol. 70, pag. 70, hadìth 4.

[30] Ivi, vol. 57, pag. 198, hadìth 145.

[31] Ivi, vol. 70, pag. 18, hadìth 9.

[32] Ivi, pag. 304, hadìth 18.

[33] Mahajjat al-Baydha', vol. 2, pag. 275.

[34] Bihar al-Anwar, vol. 71, pag. 216, hadìth 18 e pag. 322, hadìth 33.

[35] Sacro Corano 2:89-90; 30:45; 3:32.

[36] Sacro Corano 31:13.

[37] Sacro Corano 48:6; 9:38-129.

[38] Sacro Corano 16:23.

[39] Sacro Corano 42:16; 7:71.

[40] Sacro Corano 57:23; 4:36; 31:18.

[41] Sacro Corano 2:190; 7:55.

[42] Sacro Corano 28:76.

[43] Sacro Corano 7:31; 6:141.

[44] Sacro Corano 28:77; 20:81; 5:64; 2:205.

[45] Ibidem.

[46] Sacro Corano 5:51, 63 e 80; 13:20 e 25.

[47] Sacro Corano 22:38; 8:58; 4:107.

[48] Sacro Corano 4:93; 3:112; 2:61.

[49] Sacro Corano 49:7.

[50] Sacro Corano 42:40; 3:57 e 140.

[51] Sacro Corano 7:55.

[52] Sacro Corano  5:78; 11:18.

[53] Sacro Corano 11:59-60; 4:48, 54, 115 e 118; 33:64 e 68.

[54] Sacro Corano 7:44 e 45.

[55] Sacro Corano 61:2-3; 49:11,12; 24:23; 4:148.

[56] Sacro Corano 33:57-58.

[57] Sacro Corano 8:16.

[58] Sacro Corano 2:276.

[59] Sacro Corano 11:59-60.

[60] Sacro Corano 13:25.

[61] Sacro Corano 89:28; 3:31.