Perché voi vi prosternate sulla pietra o verso la Ka'ba? So che siete monoteisti e che la vostra prosternazione è per Dio, ma perché su una cosa? I buddisti e i politeisti non fanno forse lo stesso?
I musulmani (sciiti) sono monoteisti e si prosternano solo al cospetto dell’unico Dio e solamente per Lui. Però secondo l’Islam una prosternazione effettuata durante un’adorazione come la preghiera, presenta delle condizioni che devono essere rispettate. Tra di queste vi è quella che l’essere umano durante la prosternazione sia rivolto verso la qiblah (la Ka'ba) e che la fronte sia appoggiata sulla terra o su qualcosa che derivi o sorga da essa; questo non significa prosternarsi per una pietra o per la Ka'ba. Tra la prosternazione su una pietra e quella per la pietra esiste una differenza sostanziale, ed è ovvio che ciò che è vietato, è la prosternazione per la pietra e non sulla pietra. La prosternazione di noi musulmani è sulla pietra e verso la qiblah (Ka’ba); mentre i politeisti si prosternano per la pietra o altre cose! Questo concetto è importante e bisogna considerare che esiste una notevole differenza tra il prosternarsi di un musulmano e quello di un politeista.
Risposta dettagliata:
Come avete detto i musulmani (sciiti) sono monoteisti e si prosternano solo dinanzi all’unico Dio e solamente per Lui. Però secondo l’Islam una prosternazione compiuta durante un’adorazione come la preghiera, possiede delle condizioni che vanno rispettate. Certamente è ovvio che queste condizioni e regole non sono state imposte invano.
Tra queste condizioni vi è quella di essere rivolti verso la qiblah (la Ka'ba) come è stato riportato nel libro che spiega le questioni pratiche:
“La Ka’ba che si trova nella santa città della Mecca è la qiblah e bisogna recitare la preghiera rivolti verso di essa; però se un individuo si trova lontano ed è in una posizione che si possa dire sia rivolto verso la Mecca, ciò sarà sufficiente. Allo stesso modo le altre azioni che devono essere compiute verso la Mecca come la macellazione degli animali”.[1]
Un'altra di queste condizioni è che l’orante, durante la prosternazione, appoggi la fronte sulla terra o qualcosa che derivi o sorga da essa; nel libro che spiega le questioni pratiche troviamo che:
“Bisogna prosternarsi sulla terra o le cose non commestibili che crescono da essa come il legno e le foglie degli alberi. La prosternazione sulle cose commestibili o indossabili non è corretta. Anche la prosternazione sui minerali come l’oro, l’argento, l’agata e il turchese è invalida, tuttavia non costituisce problema sulle rocce come il marmo e quelle nere.”[2]
Per questo motivo gli sciiti credono che durante la prosternazione debbano appoggiare la fronte su una pietra ottenuta da terra pura e pulita. Il rispetto di queste condizioni non significa assolutamente prosternarsi per la pietra o la Ka'ba. La prosternazione per la pietra è quello che facevano i politeisti: è considerata idolatria ed è vietata. La prosternazione di noi musulmani è sulla pietra e verso la qiblah (la Ka'ba). Non c’è differenza tra ciò e quello che fanno i buddisti e i politeisti? Coloro che si prosternano di fronte a idoli, oggetti di pietra e legno, ecc., la considerano una delle condizioni per adorare Dio o considerano quegli oggetti come Dio?! Questo concetto è importante e bisogna prendere atto che esiste una notevole differenza tra la prosternazione di un musulmano e quella di un politeista.