Il Creatore Benevolo ha creato la donna per l’uomo e l’uomo per la donna, stabilendo il loro rapporto nel contesto del matrimonio. Il matrimonio dev’essere fondato sulla conoscenza e i criteri e le condizioni approvati dall’Islam. Nei nostri insegnamenti islamici sono stati citati vari criteri e condizioni per scegliere il proprio coniuge; rispettandoli viene garantito il benessere della famiglia e della società. Alcuni di questi criteri sono: fede sincera, buon comportamento, di famiglia dignitosa, stabilità mentale, bellezza e brio, età e istruzione compatibili, purezza, virtù, ecc.
Il Creatore Benevolo ha creato la donna per l’uomo e l’uomo per la donna. Nel Corano dice: “Fa parte dei Suoi segni l'aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono”[1]. Tale unione deve però avvenire solamente secondo le regole della religione (il matrimonio). Nel sacro credo islamico il matrimonio è considerato un tipo di adorazione, un modo per salvaguardare la propria fede e uno strumento per vivere in modo puro.
L’Islam non considera corretto ogni tipo di matrimonio, poiché crede che una società sia sana quando anche le sue famiglie lo sono. Una famiglia per essere equilibrata dev’essere fondata su un matrimonio corretto, sulla conoscenza e rispettando i criteri e le condizioni approvate dall’Islam.
Ci permettiamo di dire che il problema principale che si crea nella vita coniugale, è che moglie e marito non hanno scelto il coniuge giusto e, dopo alcuni anni, si rendono conto di questa realtà.
Le statistiche rivelano che le cause principali del divorzio sono: la tossicodipendenza, l’ingerenza altrui, l’inidoneità, le questioni economiche, povertà culturale e le tradizioni antiche basate per lo più su coincidenze.
La scelta del coniuge è la colonna portante per una vita di successo e bisogna dire che tutti i fallimenti della vita coniugale sono dovuti a uno scorretto posizionamento di questa colonna. Quando una vita serena finisce in modo freddo e doloroso dopo del tempo, entrambi i coniugi affermano: “Noi non eravamo fatti l’uno per l’altro”, e quindi ammettono di aver sbagliato durante la scelta.
Gli psicologi e gli esperti di questioni familiari sono convinti che più una donna e un uomo possiedono informazioni corrette e dettagliate di se stessi prima di sposarsi, maggior successo avranno e meglio potranno evitare lo sfascio del proprio matrimonio. Non bisogna pertanto sottovalutare questa questione, bensì occorre dedicarvi tempo e scegliere il coniuge con attenzione e attraverso ricerche soddisfacenti. In questo passaggio gli psicologi, gli esperti di questioni familiari e i tutori che considerano un proprio dovere guidare i giovani ed evitare che questi abbiano una vita priva di affetto o che si concluda con il divorzio, devono informarli sui problemi principali e ridurre così al minimo gli sbagli. Una delle questioni principali è la scelta del coniuge adatto. Prima di tutto è necessario conoscere bene il coniuge che vogliamo scegliere per la nostra vita futura. Se questa selezione avviene correttamente ed attentamente, i futuri problemi che sorgono in ogni famiglia, saranno risolti con discernimento e indulgenza.
In ogni caso bisogna considerare che la scelta del coniuge è diversa dal scegliere un vestito o un aiuto domestico poiché un individuo scegliendo un coniuge, vuole condividere la propria vita familiare con lui o lei. Questo sarà un compagno o compagna fino alla fine della sua vita, con cui condividere i propri beni, cui confidare i propri segreti e trarre piacere dalla sua presenza. Per questo motivo il sano intelletto pretende che l’essere umano effettui ricerche riguardo al proprio promesso sposo o sposa ed eviti di essere frettoloso o di trascurare dei dettagli; conosca le caratteristiche etiche del consorte in questione e rifletta su chi vuole scegliere come coniuge. Il processo di ricerca e conoscenza per individuare il coniuge adatto è pertanto molto importante, poiché l’esperienza insegna che la causa principale dei conflitti familiari e dei divorzi, è la precipitazione nella scelta del consorte.[2]
Gli Infallibili (A) in merito a questa gravosa questione hanno ordinato di eseguire l’abluzione e recitare una preghiera di due raka'h prima di scegliere una moglie e chiedere a Iddio il Benevolo di donarci una degna consorte che sia la migliore delle donne dal punto di vista etico, della purezza, della custodia dei beni, del rispetto della nostra dignità, della bellezza e della generazione della prole, e in seguito incominciare la propria ricerca.[3]
Tale ordine degli Infallibili (A) mostra che in questa importante questione non basta il solo pensiero dell’essere umano, bensì bisogna affidarsi a Dio e chiedergli aiuto.
La religione islamica ha stabilito dei criteri per scegliere il coniuge che devono essere rispettati da ogni donna o uomo, affinché nella vita coniugale il rapporto sia migliore, più sano, piacevole e sereno. Di seguito ne elenchiamo alcuni:
1. Avere fede sincera – Poiché un tale individuo grazie al suo legame spirituale con Dio sarà una persona affidabile.
2. Buon comportamento – Vale a dire che la persona sia adornata internamente da attributi, abitudini e temperamento positivi, possieda virtù e perfezioni e compia buone azioni. Dall’altra parte sia priva di caratteristiche e abitudini negative. L’unica cosa che può controllare lo spirito animale dell’essere umano e i suoi istinti passionali e spingerlo verso la tranquillità generale e una vita pacifica, è il corretto comportamento che ha origine dalla vera fede in Dio. Un buon comportamento mantiene sereni e giovani i coniugi e gli altri membri della famiglia; negli hadìth è stato riportato che un consorte con un cattivo comportamento accelera il processo d'invecchiamento dell’altro coniuge.
3. Buona famiglia – Vale a dire che il consorte sia nato e cresciuto nel grembo di una madre e un padre puri e dignitosi. Il Profeta (S) disse: "Astenetevi dal fiore cresciuto in un immondezzaio (cioè la donna bella di cattiva famiglia)"[4].
4. Intelletto sano - Questa è considerata una delle condizioni più importanti di un degno consorte; poiché l'amministrazione della propria vita, la soluzione dei problemi della vita coniugale e il percorrere la via della beatitudine e della rettitudine, necessitano di un intelletto sano.
5. Bellezza e serenità – Una moglie che possiede queste virtù solitamente impedisce che il marito sia deviato e gode anche di un buon comportamento. È bene che durante la cerimonia in cui si chiede la mano della giovane, la donna e l’uomo, con il permesso dei genitori, si vedano (secondo le condizioni citate nelle guide di regole pratiche) e siano sinceri l’uno con l’altro riguardo a se stessi. L’uomo può incaricare la madre, la sorella o una parente stretta e fidata, di andare a vedere la donna e descrivergli in seguito le sue caratteristiche.
6. Età e livello d’istruzione compatibili – Nella scelta del coniuge è necessario considerare anche l’età, poiché un maschio raggiunge la maturità sessuale con quattro anni di ritardo rispetto a una femmina. Questa differenza è naturale ed è quindi meglio che al momento del matrimonio, il maschio sia almeno quattro anni più grande, anche se ciò non è vincolante.
7. Purezza e virtù – Comportarsi e parlare in modo virtuoso mantiene sana la famiglia e la tiene al riparo da eventuali pericoli. Se nella società viene rispettato il pudore e la virtù e solo le coppie legalmente sposate hanno rapporti sessuali, i giovani saranno attratti dal matrimonio e quest’ultimo diventerà più stabile. Al contrario se tra la società si diffondono la corruzione e l’impudicizia e i bisogni sessuali vengono soddisfatti al di fuori del matrimonio, i giovani non accetteranno la responsabilità del matrimonio e le famiglie si sfasceranno facilmente.
Dai versetti e dagli hadìth si possono dedurre altri criteri che elenchiamo sinteticamente: verginità, fecondità, purezza e pudore, rettitudine; nel caso questi criteri siano presenti nel coniuge ve ne sono altri di secondaria importanza: bellezza, responsabilità nelle spese, custodia dei beni, buona disposizione ad accogliere l’altro coniuge e accompagnarlo, compagnia e aiuto al consorte. Se questi criteri saranno rispettati, la vita sarà molto più piacevole.
Per concludere, in una questione importante come questa, non bisogna prendere in considerazione una persona conosciuta per strada e al sentimento provato da una sola parte, poiché ci si potrebbe pentire a lungo.
[1] Sacro Corano, 30:21.
[2] Karimi 'Askari Eslampur, Me'yar-ha-ye gozinesh-e hamsar dar amuze-ha-ye eslami, Majalle-ye Pasdar-e Eslam, settembre 2007, n. 310, pag. 19.
[3] Muhaddith Nuri, Mustadrak al-Wasa'il, vol. 14, pag. 217, Mu'assisat Ahl al-Bayt (A), Qom, 1987.
[4] Kulayni, Usul al-Kafi, vol. 5, pag. 333, Dar al-kutub al-islamiyyah, Tehran, 1986.