Secondo gli insegnamenti islamici la sincerità e la lotta contro la menzogna sono molto importanti; infatti, in molti casi, la menzogna è considerata peggiore dell’alcol. Nonostante ciò ogni qualvolta evitare di mentire causi un danno maggiore della bassezza del mentire, come l’omicidio di una persona innocente, l’attacco nemico alla terra islamica, discordia e inimicizia tra i credenti, ecc., è permesso mentire. Naturalmente se una persona può dissimulare senza mentire, è necessario che dissimuli.
Secondo gli insegnamenti islamici la sincerità e la lotta contro la menzogna sono molto importanti. L’imam Sadiq (A) disse: “Non guardate le lunghe genuflessioni e prosternazioni delle persone, poiché è possibile che sia diventata una loro abitudine e se la trascurassero s'irriterebbero; guardate invece alla loro sincerità e affidabilità nel custodire le cose”[1]. Questo vuol dire che la sincerità e l’affidabilità sono i criteri della positività e della fede delle persone.
In un hadìth dell’imam Baqir (A) è stato riportato che: “Iddio l’Altissimo per il male ha stabilito delle serrature la cui chiave è l’alcol (poiché l’ostacolo principale dei mali è l’intelletto e l’alcol lo indebolisce)”. Quindi aggiunse: “La menzogna è peggiore dell’alcol”[2].
Il rapporto tra la menzogna e gli altri peccati è che un peccatore non può essere mai sincero, poiché dicendo la verità sarebbe disonorato, e normalmente deve mentire per nascondere gli effetti del peccato. In altre parole la bugia libera una persona di fronte al peccato, e la verità la limita[3].
Uno dei grandi danni della menzogna è che elimina la fiducia. Sappiamo che la fiducia reciproca e la sicurezza generale sono il patrimonio più importante di una società. I fattori principali che distruggono questo patrimonio sono la menzogna, il tradimento e l’imbroglio; uno dei motivi principi dell’importanza dell’essere sinceri e astenersi dalla menzogna, secondo gli insegnamenti islamici, è proprio questo. Nonostante ciò nelle circostanze in cui è necessario (forte bisogno) mentire, è concesso dire bugie. Questo permesso però è accordato solo nella misura necessaria fino a quando ve ne sia il bisogno, non di più. Per necessità in questo caso s’intende un forte bisogno di mentire per prevenire danni maggiori, come il pericolo di vita per una persona o la sua salute, impedire l’attacco nemico nei paesi islamici, evitare controversie tra i fratelli musulmani e in generale tutti i casi la cui importanza superi l’abiezione della menzogna.
Bisogna ricordare che sebbene dal punto di vista della sharia sia concesso mentire in circostanze necessarie, per impedire danni maggiori e non sopportabili, tuttavia, fin quando c’è un modo per impedire questi danni senza mentire, occorre scegliere quella soluzione. Uno di questi metodi è il dissimulare. Per dissimulazione (tawriah) s’intende parlare in modo che possano essere intuiti due significati: un significato esteriore che viene percepito immediatamente dal ricevente, e un altro significato finale e nascosto che è l’obiettivo principale dell’emittente e non viene percepito dal ricevente. Se una persona ha la possibilità di evitare a se stesso o a un altro musulmano un danno, dissimulando o mentendo, dovrà dissimulare.
Nei casi in cui è necessario mentire non c’è differenza se il danno riguarda se stessi o gli altri credenti.
Il nobile Ridha (A) disse: “Certamente colui che dice la verità riguardo al suo fratello musulmano creandogli dei problemi, presso Iddio è un bugiardo, e certamente colui che dice una bugia riguardo al suo fratello musulmano, evitandogli così un danno, presso Iddio, è un veritiero”[4].
L’imam Sadiq (A) disse: “Il Giorno della Resurrezione si verrà interrogati per ogni bugia, tranne in tre casi: chi in guerra ha mentito al nemico per imbrogliarlo, questa bugia non viene registrata; quando la bugia risolve una controversia e mette pace tra due musulmani …”[5].
Il Profeta (S) raccomandò al nobile Alì (A): “Certamente Iddio ama la bugia in caso di opportunità e bene, e detesta la verità che è causa di corruzione”[6].
Naturalmente bisogna rispettare la misura della menzogna nel caso sia necessaria per una riconciliazione e non bisogna oltrepassare il limite, poiché in caso contrario si acquisirebbe la caratteristica di bugiardo. L’imam Sadiq (A) disse: “Un riconciliatore non ha un temperamento bugiardo”[7]. Dall’hadìth precedente si può intuire che una persona non è autorizzata a mentire in modo inopportuno con la scusa di riformare la società e stabilire la pace tra due musulmani; al contrario deve rispettare i limiti della necessità[8].
[1] Safinat al-Bahar, termine “sidq”; Al-Kafi, vol. 2, pag. 104, Dar al-Kutub al-Islamiah, Teheran, 1986.
[2] Usul Kafi, vol. 2, pag. 339:
"ان اللَّه عز و جل جعل للشراقفالا، و جعل مفاتیحتلکالاقفالالشراب، و الکذب شر من الشراب".
[3]Tafsir Nemune, vol. 11, pag. 413.
[4] Hurr ‘Amili, Wasa’il al-Shi’ah, vol. 12, pag. 255, hadìth 16238.
[5] Kulayni, Kafi, vol. 2, pag. 342, hadìth 18:
"قَالَ سَمِعْتُ أَبَا عَبْدِ اللَّهِ ع یَقُولُ کُلُّ کَذِبٍ مَسْئُولٌ عَنْهُ صَاحِبُهُ یَوْماً إِلَّا کَذِباً فِی ثَلَاثَةٍ رَجُلٌ کَائِدٌ فِی حَرْبِهِ فَهُوَ مَوْضُوعٌ عَنْهُ أَوْ رَجُلٌ أَصْلَحَ بَیْنَ اثْنَیْنِ یَلْقَى هَذَا بِغَیْرِ مَا یَلْقَى بِهِ هَذَا یُرِیدُ بِذَلِکَ الْإِصْلَاحَ مَا بَیْنَهُمَا أَوْ رَجُلٌ وَعَدَ أَهْلَهُ شَیْئاً وَ هُوَ لَا یُرِیدُ أَنْ یُتِمَّ لَهُمْ".
[6] Hurr ‘Amili, Wasa’il al-Shi’ah, vol. 12, pag. 255, hadìth 16238:
"ان الله احب الکذب فی الصلاح و ابغض الصدقفىالفساد".
[7] Kulayni, Kafi, vol. 2, pag. 210, hadìth 7:
"المصلح لیس بکذاب".
[8] Cfr.: Mujtaba Tehrani, sito Balagh.net.