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Data aggiornamento: 2011/06/08
Domanda concisa
È possibile impiegare la metodologia occidentale per conoscere l’Islam?
Domanda
Com'è utilizzata nell’Islam la metodologia occidentale, in particolare per quanto riguarda la scienza della conoscenza? È possibile utilizzarla? In altre parole, si può applicare la metodologia occidentale per ottenere la conoscenza islamica?
Risposta concisa

L’Islam è la religione della conoscenza delle verità e non può restare indifferente verso il razionalismo, l’empirismo e qualsiasi altro metodo scientifico normale. Nonostante ciò, il non conoscere il ruolo di ognuno di questi metodi conoscitivi e scientifici, il tentativo di analizzare l’Islam usufruendo di punti di vista influenzati dalla civiltà occidentale - perdendo tutta la propria identità monoteistica e religiosa - e lo sforzo per occidentalizzare le verità dell’Islam, comporteranno l’uscita dalla via della conoscenza e della verità. Questo è uno dei fattori che porta all’incomprensione delle verità islamiche e del suo messaggio.

Risposta dettagliata

La metodologia occidentale ha delle caratteristiche proprie, influenzate dai punti di vista occidentali riguardo all’essere umano, il mondo e il suo fine ideale, ma non ha favorito la conoscenza della vera essenza dell’Islam.

Infatti, ogni realtà nell’universo ha il suo specifico metodo d’analisi, altrimenti si arriva a conclusioni influenzate dal punto di vista particolare del ricercatore in questione. Per esempio, per conoscere le parti del corpo umano non si può raggiungere un risultato accettabile attraverso un metodo filosofico, è ovvio che il miglior metodo è quello dell’osservazione diretta ed empirico.  Allo stesso modo, far uso del metodo empirico per comprendere le verità intrinseche dell’essere umano, come l’amore, il senso spirituale, ecc., è un tentativo esagerato di far prevalere con la forza l’ottica materialista. La conoscenza dell’Islam, della religione e della sua vera realtà, segue pertanto la regola citata in precedenza.

Sebbene si possa condurre ricerche concernenti la conoscenza della religione, di Dio, del Corano, della Profezia, della Resurrezione, dell’adorazione e di tutti i fattori religiosi, utilizzando qualsiasi metodo, ed essi si possono anche esaminare in laboratorio, ciò che è necessario chiarire è: quanto sia possibile avvicinarsi con questi metodi al messaggio dell’Islam, della religione e alle sue verità. Per esempio, per comprendere con certezza quale sia l’influenza esercitata dalla fede in Dio sulla vita di un individuo credente e timoroso, l’unico metodo che può dare una risposta diretta è l’esperienza pratica della fede e del timore di Dio, senza di questa non è possibile conoscere tale realtà. Da questo semplice esempio si può dedurre che per la conoscenza di qualsiasi fenomeno è necessario liberare la mente da qualsiasi pregiudizio e legame con pensieri o metodi particolari e concentrarsi direttamente sul tema in questione, estraendo il suo giusto metodo di analisi da esso stesso. Perciò anche per la conoscenza dell’Islam è necessario un approccio libero da qualsiasi punto di vista passivo, occidentalizzante, orientalizzante o strumentalistico, poiché è possibile che la metodologia occidentale in taluni casi non giunga alla giusta conclusione nella comprensione dell’Islam e della religione, rimanendo quindi impotente a conoscerla e chiarirla.

Non vogliamo dire che bisogna sempre negare i metodi così detti occidentali in qualsiasi campo, ma che è necessario analizzare l’Islam da una prospettiva scevra da ogni legame con qualsivoglia civiltà.

In questa sede non intendiamo confutare la civiltà occidentale e analizzare il suo punto di vista riguardo all’essere umano, al mondo e a Dio, tuttavia è chiaro che le metodologie occidentali sono profondamente influenzate dall’ottica occidentale riguardo alle realtà dell’universo. Non è pertanto possibile dipendere completamente da questo metodo, poiché in tal caso il nostro pensiero non sarebbe sufficientemente libero per conoscere la religione, l’Islam e la spiritualità.

In via di principio, la cieca dipendenza dalle scienze occidentali è uno dei fattori che ha determinato l’occidentalizzazione dei paesi islamici, anche se, pure l’arretratezza dei musulmani nella conoscenza delle verità religiose e islamiche ha favorito questa passività.

L’Islam è la religione della conoscenza delle verità ed essa stessa è stata la culla della riflessione, della scienza, della religione e della gnosi, perciò non può essere indifferente verso il razionalismo, l’empirismo e qualsiasi altro metodo scientifico normale. Nonostante ciò, il non conoscere il ruolo di ognuno di questi metodi conoscitivi e scientifici, il tentativo di analizzare l’Islam usufruendo di punti di vista influenzati dalla civiltà occidentale - perdendo tutta la propria identità monoteistica e religiosa - e lo sforzo per occidentalizzare le verità dell’Islam, comporteranno l’uscita dalla via della conoscenza e della verità. Questi sono alcuni dei fattori che portano all’incomprensione delle verità dell’Islam e del suo messaggio.

L’utilizzo delle normali metodologie occidentali nelle questioni generali dell’umanità, invece, non riguarda questo argomento, essendo questioni indipendenti che non hanno a che vedere con le tendenze occidentalizzanti o orientalizzanti. Quando si critica l’Occidente, si fa riferimento a quella particolare tendenza che dà un’unica anima a queste questioni scientifiche e ha il predominio sul mondo, un’anima che non è certo monoteistica e divina.

Si può quindi facilmente comprendere che nell’analizzare qualsiasi fenomeno, teoria o realtà, tra cui l’Islam, è necessario consultare le fonti originarie e sentirsi vincolati nell’ottenerne le conoscenze. La dipendenza assoluta e incondizionata, senza riflessione, dalle metodologie occidentali, che sono per la maggior parte influenzate dal materialismo, avrà come conseguenza la perdita dell’identità religiosa e l’occidentalizzazione.

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