Ricerca Avanzata
Visite
7117
Data aggiornamento: 2011/08/10
Domanda concisa
Com’è considerato il ritirarsi completamente dalla vita sociale e rifugiarsi in un luogo isolato?
Domanda
In condizioni in cui i deviati sono presenti in ogni angolo della società, la presenza della persona in essa porta alla paura di essere contaminata dal peccato; in questo caso com’è considerato il ritirarsi completamente dalla vita sociale e rifugiarsi in un luogo isolato lontano dalla società?
Risposta concisa

L’isolamento può essere completo e perpetuo o incompleto e occasionale.

L’isolamento completo e perpetuo non è permesso per alcuni motivi:

1.     È contrario alla tradizione e al piano divino, che prevede che l’essere umano con la propria volontà e la possibilità di scegliere, tra la Retta via e la deviazione, raggiunga la perfezione.

2.     È stato vietato dalle religioni divine ed è un cambiamento introdotto da alcuni. Infatti nessuno dei Profeti divini né dei loro successori (A) si isolava completamente dalla società.

3.     Questo tipo di isolamento, con qualsiasi fine sia fatto, è incompatibile con gli insegnamenti religiosi e umani, come rispettare i diritti dei credenti, comportarsi bene con i proprio genitori, visitare i propri fratelli di fede, esaudire le necessità dei credenti, rappacificare le persone, ecc.

4.     Non esiste contrasto tra il rispetto delle norme e leggi religiose, e la vita sociale. L’essere umano sarà in grado di rispettare queste norme vivendo in società, offrendo servigi alla gente, anche se alcuni come lei pensano che i deviati siano presenti in ogni angolo della società…Dal punto di vista islamico, in questa situazione, la responsabilità dei credenti per ripulire la società e impegnarsi al servizio della comunità, sarà maggiore.

Risposta dettagliata

In questo contesto per isolarsi intendiamo ritirarsi dalla società e isolare se stessi da essa[1], ed è di due tipi:

  1. Isolamento completo e perpetuo.

  2. Isolamento incompleto e occasionale.

Il primo tipo non è permesso, invece isolarsi dalla gente per un tempo limitato al fine di confidarsi e offrire la propria sottomissione a Iddio, non costituisce un problema.

Ogni profeta o suo successore ha trascorso un breve periodo lontano dalla gente[2] per dedicarsi alla preghiera, confidarsi, riflettere e recitare invocazioni.

Motivi della disapprovazione dell’isolamento del primo tipo:

1.     Un gruppo di seguaci della religione di Mosè e Gesù (A), che erano in minoranza ed erano oppressi dai governatori, per il timore di perdere la vita e la fede, s'isolarono dalla gente e si dedicarono agli atti rituali[3].

Alcuni musulmani, pensando che questo metodo fosse lodevole, scelsero di ritirarsi, ma ciò fu loro proibito dal Profeta (S). Anche dopo la sua morte, un gruppo di musulmani, denominati sufi, preferirono l’isolamento, ponendo anche delle norme al riguardo, ma ciò non fu approvato dall’Ahlal-Bayt (A)[4].

2.     I Profeti divini e i loro successori (A), anche se trascorrevano dei brevi periodi lontano dalla gente, questi erano finalizzati a una preparazione migliore e maggiore per accettare gli ordini divini e annunciarli alla gente. Perciò nessuno di loro s'isolò per sempre, ma tutti combattevano contro i governatori oppressori e condividevano le gioie e i dolori della gente.

3.     La tradizione e il piano divino inerente alla vita umana vogliono che siano presenti sia i fattori devianti sia quelli che aiutano a diventare servi di Dio, poiché la perfezione umana si raggiunge attraversandoli. L’isolamento ostacolerebbe i fattori di crescita e l’educazione dell’anima e della religione.

4.     Il Messaggero dell’Islam disse che il monachesimo della mia ummah è l’emigrazione, il jihad, la preghiera, il digiuno, l’hajj obbligatorio e quello meritorio (umrah)[5].

L’imam Sadiq (A) in una parte di un suo discorso riguardo alla religione islamica disse: “L’isolamento e il ritirarsi nei deserti, che vuol dire allontanarsi dalla gente, non esiste nell’Islam”[6].

5.     L’isolamento completo e perpetuo è incompatibile con gli insegnamenti religiosi, come rispettare i diritti dei credenti, comportarsi bene con i genitori, visitare i fratelli di fede, esaudire le necessità dei credenti, rappacificare le persone, sfamare un credente, volere il bene del credente, impegnarsi nelle questioni che riguardano i musulmani, mantenere i rapporti famigliari, ecc.[7]

In conclusione, non esiste incompatibilità tra il rispettare i costumi e le norme religiose, e la vita in società. Si possono seguire gli insegnamenti dell’isolamento dalla società e allo stesso tempo raggiungerne gli scopi, infatti la maggior parte di questi insegnamenti, salvo quello di ritirarsi dalla gente, sono: avere sempre il wudhu', recitare sempre i versetti del Corano, dormire poco, parlare poco, mangiare poco, sentirsi al cospetto di Dio, ecc.[8]; la maggior parte dei quali possono essere messi in pratica anche in una società religiosa, il cui scopo principale è il benessere della religione, spendere bene il tempo, riflettere sulla propria anima, essere sinceri nelle proprie azioni. Tutti questi fini sono raggiungibili nella vita sociale religiosa.

Inoltre essere con la gente e vivere nella società, non creano i problemi dovuti all’isolamento completo.

In breve, l’essere umano può in qualsiasi stato e con qualsiasi azione ricordare Iddio e altresì analizzare e edificare la propria anima.



[1] Cfr.: Sayyid Sharif Alì Muhammad Jurjani, Al-Ta'rifat, lettera “ghayn”; Kamal al-Din 'Abdul-Razzaq Kashani, Istilahat al-Sufiyyah, lettera “kha'”; Tafsir al-Mizan, vol. 19, pag. 173.

[2] Mi'raj al-Sa'adah, pag. 569.

[3] Tafsir al-Mizan, vol. 19, pag. 178.

[4] Cfr.: Misbah al-Hidayah, pag. 118.

[5] Cfr.: Tafsir al-Mizan, vol. 19, pag. 178.

[6] Usul al-Kafi, Kitab al-iman wa al-kufr, capitolo “Sharayi'”, vol. 1.

[7] Usul al-Kafi, Kitab al-iman wa al-kufr, Kitab al-du'a, Kitab al-mu'ashirat.

[8] Cfr.: Kimya-ye Sa'adat, vol. 1, pag. 454; Misbah al-Hidayah, pag. 117; 'Awarif al-Ma'arif, pp. 213 e 220.

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

  • In quali casi è permesso mentire?
    18159 Etica pratica 2011/10/18
    Secondo gli insegnamenti islamici la sincerità e la lotta contro la menzogna sono molto importanti; infatti, in molti casi, la menzogna è considerata peggiore dell’alcol. Nonostante ciò ogni qualvolta evitare di mentire causi un danno maggiore della bassezza del mentire, come l’omicidio di una persona innocente, l’attacco nemico ...
  • Qual è l’esegesi dell’imam Hasan al-'Askari (A) in merito al versetto «La lode appartiene ad Allah, il Signore delle creature dei mondi»?
    11347 Esegesi 2012/09/22
    Nella terminologia delle scienze coraniche questa esegesi è chiamata Ma'thur e viene attribuita all’imam Hasan al-'Askari (A), tuttavia, per alcuni motivi, non tutti considerano certa questa attribuzione. In questa esegesi vengono interpretate le sure l’Aprente e al-Baqarah, fino al versetto 282, attraverso gli hadìth. In ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    21167 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • È permesso rubare dai siti web?
    6012 Diritto e Precetti 2012/08/14
    Dato che voleva la fatwa concernente la domanda da lei posta, abbiamo ritenuto necessario sottoporre i quesiti agli uffici dei marja' taqlid. Di seguito le risposte: Ayatollah Sistani: Il furto non è permesso in alcun caso[1]. Ayatollah Makarem ...
  • Gli angeli sono materiali o immateriali?
    6163 Filosofia Islamica 2010/11/09
    Forse i nobili versetti e gli hadìth non menzionano esplicitamente l’immaterialità degli angeli; essa può però essere dedotta dalle descrizioni, caratteristiche e azioni citate riguardo agli angeli; infatti tali descrizioni nei versetti, negli hadìth e discorsi dei sapienti sono più coerenti con la loro immaterialità, addirittura alcune di queste caratteristiche ...
  • È permesso servire alcolici nei ristoranti in Occidente?
    6440 Etica pratica 2011/06/08
    L’onore e la dignità dei musulmani, dovunque essi vivano, dipendono dalla loro obbedienza agli ordini divini e alle norme islamiche: fin dove possibile devono essere vincolati alla loro fede.Alcuni giurisperiti islamici sostengono che se le è possibile, deve cambiare lavoro o lavorare in un altro reparto del ristorante. Se ...
  • Basandosi sulla religione islamica, si possono dedurre dei diritti e doveri reciproci tra medico e paziente?
    5905 Diritto e Precetti 2012/07/08
    Per certi aspetti le leggi divine si dividono in due gruppi: A) Regole approvate; B) Regole stabilite. Le prime sono regole vigenti fin da prima dell'Islam, che sono poi state approvate con delle modifiche da parte di quest'ultima religione, come ad esempio ...
  • C’è qualche obiezione a rimanere soli con una ragazza in una stanza?
    6003 Etica pratica 2012/05/29
    Negli insegnamenti religiosi il rimanere soli con un non-mahram rappresenta una di quelle situazioni proibite all’essere umano, al fine di salvaguardarlo dal peccato. Tra i “consigli” di Satana a Mosè (A) leggiamo: “O Mosè, non restare solo con una donna estranea, poiché se qualcuno fa ...
  • Parlare alle spalle di chi non prega, è considerato ghaybah (maldicenza)?
    8087 Diritto e Precetti 2011/10/23
    Lo Shaykh Ansari (ra) definendo la maldicenza (ghaybah) disse: “Dall’insieme delle opinioni dei giurisperiti si deduce che la ghaybah consiste nel parlare alle spalle della gente dicendo cose che infastidirebbero l’interessato[1]. La maldicenza è uno dei peccati maggiori ed è stata severamente ...
  • È permesso tradire la fiducia di miscredenti e ingannatori quando si costudisce un loro deposito?
    6472 Etica pratica 2011/12/21
    Ciò che ci dicono gli insegnamenti delle nostre guide religiose è che un operaio o chiunque altro di cui un’altra persona si fida e gli affida un deposito, non deve tradire la fiducia dell’altra parte, anche se questa (il datore di lavoro o altri) fosse una persona ...

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    64109 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    40041 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    39083 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34823 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30838 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27199 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    24218 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23615 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    21167 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20620 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...