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Nei testi religiosi esistono molti hadìth dai quali si deduce che gli esseri umani non sono i soli a possedere dei diritti, bensì anche le altre creature divine godono di diritti che devono essere rispettati. Per esempio nel libro Man la yahdhuruhu al-faqih, nella sezione intitolata “Diritti degli animali e doveri del loro padrone”, sono riportati degli hadìth che comprendono i diritti degli animali e i doveri che i proprietari hanno nei loro confronti. Vi possiamo leggere che:
“Il Profeta (S) disse: ‘Gli animali hanno dei diritti che il loro padrone deve rispettare, ossia ogni volta che smonta da essi deve dargli del fieno, se trova dell’acqua deve abbeverarlo, non deve caricarlo più di quanto possa sopportare ed inoltre non deve farlo camminare più delle sue forze e non deve mai picchiarlo sul muso, poiché esso glorifica Iddio’”.[1]
Anche nel libro Bihar al-anwar, nella sezione “Diritti degli animali e doveri del loro padrone”, sono stati riportati degli hadìth riguardanti questo tema, per esempio:
L’imam Sadiq (A) disse: «Per gli animali vi sono sette diritti che il padrone deve rispettare: 1. Non caricarlo più della sua tolleranza. 2. Ogniqualvolta smonti da esso deve dargli del fieno. 3. Se trova dell’acqua deve abbeverarlo. ...»[2]
In conclusione, conforme agli hadìth riguardanti le creature diverse dagli esseri umani, si deduce che l’uomo non è l’unica creatura che possiede dei diritti, al contrario, anche le altre creature ne hanno.
Questa domanda non ha una risposta dettagliata
[1] Cfr.: Shaykh Saduq, Man la Yahdhuruh al-Faqih, Daftar-e entesharat-e eslami, Qom, 1413 AH.
[2] Mohammad Baqer Majlesi, Bihar al-Anwar, Mu'assisat al-wafa', Beirut, 1404 AH.