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La parola saduqatihinna[1] è utilizzata nel contesto del matrimonio a tempo indeterminato, il cui dono nuziale (mahr) è stato chiamato sadaq[2]. Il versetto che contiene questo termine si riferisce ad un ovvio diritto delle donne, e sottolinea che il marito è tenuto a pagare il dono nuziale della moglie[3], a meno che ella non vi rinunci[4].
Inoltre questa parola in modo implicito indica la sincerità (in arabo sidaqat) nell’atto del matrimonio[5].
La parola “ajurahunna”[6], invece, riguarda la questione del matrimonio a tempo determinato (mut'ah) e dice: “Per le donne che sposate a tempo determinato, il dono nuziale deve essere pagato obbligatoriamente”[7].
Questa domanda non ha una risposta dettagliata.
[1] Sacro Corano, 4:4:
"وَ آتُوا النِّساءَ صَدُقاتِهِنَّ نِحْلَةً فَإِنْ طِبْنَ لَكُمْ عَنْ شَيْءٍ مِنْهُ نَفْساً فَكُلُوهُ هَنيئاً مَريئاً"
“E date alle vostre spose il loro dono nuziale, come sincero dono. Se esse, di propria spontanea volontà, ve ne donano una parte, godetevela pure e che vi sia sana e dolce”.
[2] Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 3, pag. 262, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995 AH; Seyyed Mohammad Hosseyn Tabatabai, Al-Mizan fi Tafsir al-Qur'an, vol. 4, pag. 169, Daftar-e entesharat-e eslami, Qom, quinta ristampa, 1417 AH.
[3] Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 3, pag. 262, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995 AH; Seyyed Amir Abul-Futuh Hosseyni Jorjani, Ayat al-Ahkam, ricerca: Mirza Valiollah Eshraqi Sarabi, vol. 2, pp. 329 e 330, Entesharat-e Navid, Teheran, prima stampa, 1404 AH.
[4] Seyyed Amir Abul-Futuh Hosseyni Jorjani, Ayat al-Ahkam, ricerca: Mirza Valiollah Eshraqi Sarabi, vol. 2, pag. 330, Entesharat-e Navid, Teheran, prima stampa, 1404 AH; Fadhl ibn Hasan Tabarsi, Majma' al-Bayan fi Tafsir al-Qur'an, prefazione di Mohammad Javad Balaghi, vol. 3, pag. 12, Entesharat-e Naser Khosro, Teheran, terza ristampa, 1993.
[5] Seyyed Mohammad Hosseyn Hosseyni Hamedani, Anvar-e Derakhshan, ricerca: Mohammad Baqer Behbudi, vol. 3, pp. 342 e 343, Ketabforushi-e Lotfi, Teheran, prima stampa, 1404 AH.
[6] Sacro Corano, 4:24:
"... فَمَا اسْتَمْتَعْتُمْ بِهِ مِنْهُنَّ فَآتُوهُنَّ أُجُورَهُنَّ فَريضَةً ..."
“alle donne che sposate a tempo determinato, dovete obbligatoriamente versare a esse il loro dono nuziale”.
[7] Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 3, pag. 335, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995 AH.