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Il sacro Corano suddivide gli individui in due gruppi: uno che dice «O Iddio, donaci (il bene) in questo mondo» ma nell’Aldilà non avrà alcun profitto; l’altro che invoca «O Iddio, donaci (il bene) in questo mondo e favoriscici (nel bene) nell’Aldilà e proteggici dal fuoco dell’Inferno».
In realtà questi versetti indicano i desideri della gente e i loro obiettivi in questo grande atto d’adorazione (N.d.T: la supplica): alcuni prestano attenzione solamente ai doni materiali di questo mondo e non chiedono altro a Dio; è ovvio che essi nell’Aldilà non trarranno profitto da alcunché. Dall’altra parte un gruppo desidera sia i doni materiali di questo mondo che quelli spirituali, infatti desidera la vita mondana come base per il perfezionamento spirituale.
Per le suppliche in cui si richiede il bene di questo mondo e dell’Aldilà, consultate la risposta dettagliata.
Il sacro Corano suddivide gli individui in due gruppi: uno che dice «O Iddio, donaci (il bene) in questo mondo» ma nell’Aldilà non avrà alcun profitto[1]; l’altro che invoca «O Iddio, donaci (il bene) in questo mondo e favoriscici (nel bene) nell’Aldilà e proteggici dal fuoco dell’Inferno»[2].
In realtà questo gruppo di versetti indica i desideri della gente e i loro obiettivi in questo grande atto d’adorazione: alcuni prestano attenzione solamente ai doni materiali di questo mondo e non chiedono altro a Dio; è ovvio che essi nell’Aldilà non trarranno profitto da alcunché. Dall’altra parte un altro gruppo desidera sia i doni materiali di questo mondo che quelli spirituali, infatti desidera la vita mondana come base per il perfezionamento spirituale: questa è la logica islamica che presta attenzione sia al corpo e alla materia che all’anima e alla spiritualità, e considera i primi due una base per i secondi; ciò non sarà mai compatibile con le persone unidimensionali, ossia quelle che sprofondano nelle mondanità e le considerano i valori originali, oppure coloro che si alienano completamente dalla vita di questo mondo[3].
Di seguito, come esempio, citiamo alcuni versetti, hadìth e suppliche in cui si chiede il bene per questo mondo e per l’Aldilà.
- Il versetto del Corano:
«رَبَّنا آتِنا فِی الدُّنْیا حَسَنَةً وَ فِی الْآخِرَةِ حَسَنَةً وَ قِنا عَذابَ النَّار»
«… Signor nostro! Dacci le cose buone in questo mondo e le cose buone nell’altra vita e allontanaci dal Fuoco!»[4].
- La du'a Makarim:
«اللَّهُمَّ صَلِّ عَلى مُحَمَّدٍ وَ الِهِ وَ بَلِّغْ بِایمانى اکْمَلَ الایمانِ ...اکْمِلْ ذلک لی بِها خَیْرَ الدُّنْیا وَ الآخِرَةِ اللَّهُمَّ وَ صَلِّ عَلى مُحَمَّدٍ وَ آلِهِ کَافْضَلِ ما صَلَّیْتَ عَلى احَدٍ مِنْ خَلْقِکَ قَبْلَهُ وَ انْتَ مُصَلٍّ عَلى احَدٍ بَعْدَهُ وَ آتِنا فِى الدُّنْیا حَسَنَةً وَ فِى الآخِرَةِ حَسَنَةً وَ قِنى بِرَحْمَتِکَ عَذابَ النَّارِ.»
«O Allah, benedici Muhammad e la sua Famiglia, conduci la mia fede al suo livello più completo … completa queste qualità (citate nella du’a) per la mia beatitudine in questo mondo e nell’Aldilà … O Iddio, benedici Muhammad e la sua Famiglia, come la migliore benedizione che hai concesso prima di lui a una delle Tue creature e come dopo di lui concederai ad altri; donaci il bene in questo mondo e nell’Aldilà, e proteggici dal castigo dell’Inferno per la Tua immensa misericordia»[5].
- Una du’a dell’imam Sadiq (A) da recitare dopo ogni preghiera [obbligatoria] del mese di Rajab:
«یا مَنْ أَرْجُوهُ لِکُلِّ خَیْرٍ، وَ آمَنُ سَخَطَهُ عِنْدَ کُلِّ شَرٍّ، یا مَنْ یُعْطِی الْکَثِیرَ بِالْقَلِیلِ، یا مَنْ یُعْطِی مَنْ سَأَلَهُ، یا مَنْ یُعْطِی مَنْ لَمْ یَسْأَلْهُ وَ مَنْ لَمْ یَعْرِفْهُ تَحَنُّنا مِنْهُ وَ رَحْمَةً، أَعْطِنِی بِمَسْأَلَتِی إِیَّاکَ جَمِیعَ خَیْرِ الدُّنْیا وَ جَمِیعَ خَیْرِ الاخِرَةِ ، وَ اصْرِفْ عَنِّی بِمَسْأَلَتِی إِیَّاکَ جَمِیعَ شَرِّ الدُّنْیا وَ شَرِّ الاخِرَةِ، فَانَّهُ غَیْرُ مَنْقُوصٍ ما أَعْطَیْتَ، وَ زِدْنِی مِنْ فَضْلِکَ یا کَرِیمُ»
«O Colui in cui confido per ogni bene e in cui mi rifugio dalla Sua ira presso ogni male. O Colui che elargisce molto in cambio di poco. O Colui che elargisce a colui che Gli chiede. O Colui che elargisce della Sua grazia e della Sua misericordia anche a chi non Gli chiede e non Lo conosce. Donami dunque, poiché Ti chiedo tutti i beni del mondo e tutti i beni dell’Aldilà, ed elimina dunque da me tutti i mali del mondo e dell’Aldilà perché io Te lo chiedo. Infatti la tua elargizione è scevra di mancanze. E aggiungi della Tua magnanimità, o Benevolo»[6].
- La du'a da recitare dopo due raka'h di preghiera durante il mese di Ramadan:
«اللّهُمَّ... وَ اعْطِنی فیهِ افْضَلَ ما تُعْطی اوْلِیاءَکَ الْمُقَرَّبِینَ، مِنَ الْهُدى وَ الرَّحْمَةِ وَ الْمَغْفِرَةِ، وَ الْخَیْرِ وَ التَّحَنُّنِ، وَ الاجابَةِ وَ الْعَوْنِ، وَ الْغُنْمِ وَ الْعُمْرِ وَ الْعافِیَةِ وَ الْمُعافاةِ الدّائِمَةِ، وَ الْعِتْقِ مِنَ النَّارِ، وَ الْفَوْزِ بِالْجَنَّةِ، وَ خَیْرِ الدُّنْیا وَ الآخِرَةِ... وَ اصْرِفْ عَنِّی شَرَّ الدُّنْیا وَ الآخِرَةِ ، بِرَحْمَتِکَ یا ارْحَمَ الرَّاحِمِینَ»
«O Allah … donami le migliori cose che hai donato ai Tuoi amici più prossimi: guida, grazia, indulgenza, bene, misericordia, esaudimento delle suppliche, aiuto, guadagno, lunga vita, salute, benessere eterno, liberazione dal fuoco, l’arrivo in Paradiso e i beni di questo mondo e dell’Aldilà … allontana da me i mali del mondo e dell’Aldilà, per la Tua grazia, o supremo Misericordioso dei misericordiosi»[7].
- Un’altra du'a della notte precedente l’undicesimo giorno del mese di Ramadan:
»اللَّهُمَّ إِنِّی أَمْسَیْتُ لا أَمْلِکُ ما أَرْجُو، وَ لا أَسْتَطِیعُ دَفْعَ ما احاذِرُ إِلا بِکَ، وَ أَمْسَیْتُ مُرْتَهِنا بِعَمَلِی، وَ أَمْسَى الْأَمْرُ وَ الْقَضاءُ بِیَدِکَ، یا رَبِّ، فَلا فَقِیرَ أَفْقَرَ مِنِّی، فَصَلِّ عَلى مُحَمَّدٍ وَ آلِ مُحَمَّدٍ، وَ اغْفِرْ لِی یا رَبِّ ظُلْمِی وَ جُرْمِی وَ جَهْلِی وَ جِدِّی وَ هَزْلِی وَ کُلَّ ذَنْبٍ ارْتَکَبْتُهُ، وَ بَلِّغْنِی، وَ ارْزُقْنِی خَیْرَ الدُّنْیا وَ الاخِرَةِ فِی هذَا الشَّهْرِ الْعَظِیمِ، فِی غَیْرِ مُشَقَّةٍ مِنِّی، وَ لا تُهْلِکْ رُوحِی وَ جَسَدِی فِی طَلَبِ ما لَمْ تُقَدِّرْ لِی، بِرَحْمَتِکَ یا أَرْحَمَ الرَّاحِمِینَ«
«O Allah, ho concluso la mia giornata e non posseggo ciò che desideravo e non ho la forza di impedire ciò che temevo se non con il Tuo aiuto, l’ho conclusa dal momento che dipendo dalle mie azioni. Ad ogni modo ciò è avvenuto e il destino è nelle Tue mani. Quindi nessun bisognoso è più bisognoso di me. Benedici Muhammad e la sua Famiglia. Perdonami, o Signore, e trascura l’oppressione, i reati, l’ignoranza, i peccati seri e frivoli, e ogni peccato che ho commesso. Guidami e sostentami, in questo grande mese, con il bene di questo mondo e dell’Aldilà, senza che ci sia difficoltà da parte mia, e fa in modo che non sprechi la mia anima e il mio corpo in ciò che non mi hai predestinato, in nome della Tua grazia, o supremo Misericordioso dei misericordiosi …»[8].
- Una parte della du'a che si recita la notte prima del ventitreesimo giorno di Ramadan:
»اللَّهُمَّ إِنِّی أَسْأَلُکَ سُؤَالَ الْمِسْکِینِ الْمُسْتَکِینِ، وَ أَبْتَغِی إِلَیْکَ ابْتِغاءَ الْبائِسِ الْفَقِیرِ، وَ أَتَضَرَّعُ إِلَیْکَ تَضَرُّعَ الضَّعِیفِ الضَّرِیرِ، وَ أَبْتَهِلُ إِلَیْکَ ابْتِهالَ الْمُذْنِبِ الذَّلِیلِ وَ أَسْأَلُکَ مَسْأَلَةَ مَنْ خَضَعَتْ لَکَ نَفْسُهُ، وَ رَغِمَ لَکَ أَنْفُهُ، وَ عَفَّرَ لَکَ وَجْهَهُ، وَ خَضَعَتْ لَکَ ناصِیَتُهُ، وَ اعْتَرَفَ بِخَطِیئَتِهِ، وَ فاضَتْ لَکَ عَبْرَتُهُ، وَ انْهَمَلَتْ لَکَ دُمُوعُهُ، وَ ضَلَّتْ عَنْهُ حِیلَتُهُ، وَ انْقَطَعَتْ عَنْهُ حُجَّتُهُ، بِحَقِّ مُحَمَّدٍ وَ آلِ مُحَمَّدٍ عَلَیْکَ، وَ بِحَقِّکَ الْعَظِیمِ عَلَیْهِمْ، أَنْ تُصَلِّیَ عَلَیْهِمْ کَما أَنْتَ أَهْلُهُ، وَ أَنْ تُصَلِّیَ عَلى نَبِیِّکَ وَ آلِ نَبِیِّکَ، وَ أَنْ تُعْطِیَنِی أَفْضَلَ ما أَعْطَیْتَ السَّائِلِینَ مِنْ عِبادِکَ الْماضِینَ مِنَ الْمُؤْمِنِینَ، وَ أَفْضَلَ ما تُعْطِی الْباقِینَ مِنَ الْمُؤْمِنِینَ، وَ أَفْضَلَ ما تُعْطِی مَنْ تَخْلُقُهُ مِنْ أَوْلِیائِکَ إِلى یَوْمِ الدِّینِ، مِمَّنْ جَعَلْتَ لَهُ خَیْرَ الدُّنْیا وَ خَیْرَ الاخِرَةِ، یا کَرِیمُ یا کَرِیمُ یا کَرِیم»
«O Allah, Ti chiedo in veste di un individuo misero afflitto, tendo le mani al Tuo cospetto, poiché povero senza nulla; mi presento presso di Te implorando e lamentandomi come un individuo incapace, malato; Ti chiamo come chiama un peccatore abietto; Ti chiedo come chiede colui la cui anima è diventata riverente di fronte a Te, che strofina il suo viso sulla terra al Tuo cospetto, affida la sua autorità nelle mani del Tuo potere, ammette i propri peccati, il cui viso si riempie di lacrime al Tuo cospetto, non ha speranza e non possiede giustificazione per il proprio sbaglio. (Ti chiedo) in nome dei diritti che Muhammad e la sua Famiglia hanno nei Tuoi confronti e in nome di quel grande diritto che Tu hai su di loro, di benedirli nel modo in cui Tu sei degno, di benedire il Profeta e la sua Famiglia, e (inoltre) di donarmi i migliori doni che hai concesso ai Tuoi supplicanti servi credenti in passato, e i migliori doni che concederai ai credenti futuri e i migliori doni che concederai a coloro che hai creato dei Tuoi amici futuri fino al Giorno della Resurrezione, quelle persone (beate) per le quali hai stabilito il bene del mondo e dell’Aldilà, o Generoso, o Generoso, o Generoso»[9].
- La du'a di chiusura del sacro mese di Ramadan:
«بِسْمِ اللَّهِ الرَّحْمنِ الرَّحِیمِ، الْحَمْدُ لِلَّهِ الَّذِی لا یُدْرِکُ الْعُلَماءُ عِلْمَهُ، ... اللَّهُمَّ اجْعَلْ بَعْضَنا عَلى بَعْضٍ بَرَکَةً، اللَّهُمَّ وَ ما سَأَلْناکَ أَوْ لَمْ نَسْأَلْکَ، مِنْ جَمِیعِ الْخَیْرِ کُلِّهِ فَأَعْطِناهُ، وَ ما نَعُوذُ بِکَ مِنْهُ، أَوْ لَمْ نَعُذْ مِنْ جَمِیعِ الشَّرِّ کُلِّهِ، فَأَعِذْنا مِنْهُ بِرَحْمَتِکَ، وَ آتِنا فِی الدُّنْیا حَسَنَةً وَ فِی الاخِرَةِ حَسَنَةً وَ قِنا عَذابَ النَّارِ اللَّهُمَّ و اجْمَعْ لَنا خَیْرَ الاخِرَةِ وَ الدُّنْیا وَ أَعِذْنا مِنْ شَرِّهِما، یا أَرْحَمَ الرَّاحِمِینَ»
«Col nome di Iddio, Misericordioso e Benevolo, la lode appartiene a Dio la Cui conoscenza non può essere raggiunta dai sapienti … O Dio, stabilisci alcuni di noi come fonte di benedizione per altri. O Iddio donaci ciò che Ti abbiamo chiesto e ciò che non Ti abbiamo chiesto, di tutti i beni. Dacci rifugio in nome della Tua grazia da tutti i mali, sia quelli dai quali ci rifugiamo in Te, sia quelli da cui non ci rifugiamo. Donaci il bene sia in questo mondo che nell’Aldilà e proteggici dal fuoco dell’Inferno. O Dio raccogli i beni di questo mondo e dell’Aldilà per noi e difendici dal male di entrambi. O supremo Misericordioso dei misericordiosi»[10].
- La du'a da recitare alla fine della notte precedente il giorno di Arafah:
«... أَسْأَلُکَ یا اللَّهُ یا اللَّهُ یا رَبِّ یا رَبِّ (این را ده بار می گویی)، بِحَقِّکَ عَلى نَفْسِکَ، وَ بِحَقِّ مُحَمَّدٍ وَ آلِ مُحَمَّدٍ عَلَیْکَ، وَ بِحَقِّ أَهْلِ الْحَقِّ عَلَیْکَ، وَ بِحَقِّکَ عَلَیْهِمْ، وَ بِالْکَلِماتِ الَّتِی تَلَقَّاکَ بِها آدَمُ، فَتُبْتَ عَلَیْهِ، أَنْ تُصَلِّیَ عَلى مُحَمَّدٍ وَ آلِ مُحَمَّدٍ، وَ أَنْ تَتُوبَ عَلَیَّ فِی مَقامِی هذا وَ أَنْ تُعْطِیَنِی خَیْرَ الدُّنْیا وَ الآخِرَةِ تَوْبَةً لا تَسْخَطُ عَلَیَّ بَعْدَها أَبَدا»
«O Iddio, o Iddio, o Signore, o Signore (ripetere dieci volte), Ti chiedo, per il diritto che possiedi su Te Stesso, per il diritto che Muhammad e la sua Famiglia hanno nei tuoi confronti, per il diritto di coloro che possiedono dei diritti nei Tuoi confronti, per il diritto che Tu hai nei loro confronti e per le parole con cui Adamo Ti ha invocato e Tu hai trascurato il suo errore, di benedire Muhammad e la sua Famiglia, e di accettare il mio pentimento nella posizione in cui mi trovo e di donarmi il bene di questo mondo e dell’Aldilà, un pentimento che non sia seguito dalla Tua ira [per aver peccato un’altra volta]»[11].
È degno di nota che in questa sede abbiamo citato solamente una parte di alcune du’a, se si vuole il testo originale e completo di tutte le du'a, si dovrà consultare le fonti citate nelle note.
Per maggiori informazioni concernenti la du'a e le condizioni per il suo esaudimento, si potrà consultare anche la seguente domanda presente nel sito:
“Le condizioni per l’esaudimento certo delle suppliche”.
[1] Sacro Corano, 2:200:
«فَمِنَ النَّاسِ مَنْ یَقُولُ رَبَّنا آتِنا فِی الدُّنْیا وَ ما لَهُ فِی الْآخِرَةِ مِنْ خَلاقٍ».
[2] Sacro Corano, 2:201:
«وَ مِنْهُمْ مَنْ یَقُولُ رَبَّنا آتِنا فِی الدُّنْیا حَسَنَةً وَ فِی الْآخِرَةِ حَسَنَةً وَ قِنا عَذابَ النَّار».
[3] Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 2, p. 65, Dar al-kutub al-islamiyyah, prima stampa, Teheran, 1995.
[4] Sacro Corano, 2:201.
[5] Sayyid Alì Khan, Riadh al-Salikin, vol. 3, p. 253, Daftar-e entesharat-e eslami, prima stampa, 1409-1411 AH.
[6] Sayyid ibn Tawus, Al-Iqbal bil-A'mal al-Hasanat fima Yu'mal Marratan fi al-Sannah, vol. 3, p. 211, Dar al-kutub al-islamiyyah, seconda rist., Teheran, 1988.
[7] Ivi, vol. 1, p. 81.
[8] Ivi, p. 278.
[9] Ivi, pp. 380 e 381.
[10] Ivi, p. 440.
[11] Ivi, vol. 2, p. 178.