Ricerca Avanzata
Visite
7443
Data aggiornamento: 2012/04/15
Domanda concisa
Qual è l’esegesi del trentunesimo versetto della sura ar-Ra\'d (13): \"وَ لَوْ أَنَّ قُرْآناً سُیِّرَتْ بِهِ الْجِبالُ أَوْ قُطِّعَتْ بِهِ الْأَرْضُ أَوْ کُلِّمَ بِهِ الْمَوْتى‏ بَلْ لِلَّهِ الْأَمْرُ جَمیعا\" “Se (un o il) qur\'an smuovesse le montagne, fendesse la terra e facesse parlare i morti... Invero l\'ordine di tutte le cose appartiene ad Allah!”
Domanda
Salam alaykum, qual è l’esegesi di questo versetto: \"وَ لَوْ أَنَّ قُرْآناً سُیِّرَتْ بِهِ الْجِبالُ أَوْ قُطِّعَتْ بِهِ الْأَرْضُ أَوْ کُلِّمَ بِهِ الْمَوْتى‏ بَلْ لِلَّهِ الْأَمْرُ جَمیعا\" “Se (un o il) qur\'an smuovesse le montagne, fendesse la terra e facesse parlare i morti... Invero l\'ordine di tutte le cose appartiene ad Allah!” Tra i traduttori vi è divergenza d’opinioni se con “qur\'an” che smuove le montagne (“qur’an” significa anche recitazione), ecc., s’intenda il Corano stesso. Alcuni traduttori interpretano il versetto in tale senso, mentre altri sostengono che il Corano non fa queste cose; per favore aiutatemi.
Risposta concisa

Riguardo al significato del versetto "Se (un o il) qur'an smuovesse le montagne, fendesse la terra …", vi sono due opinioni tra gli esegeti del sacro Corano:

Il significato del versetto è che se ci fosse un libro nell'universo, che leggendolo spostasse le montagne e le facesse muovere per la terra, oppure facesse a pezzi la terra, o i morti parlassero attraverso di esso, questo libro sarebbe il Corano, poiché esso è migliore di ogni altro libro celeste. La seconda opinione afferma che questo versetto è una protesta nei confronti dei miscredenti della Mecca e una risposta alla loro richiesta di un miracolo all'Inviato di Dio (S). Indica che essi sono individui ostinati, e che se le montagne si spostassero per mezzo del Corano, come da loro richiesto, e anche la terra si fendesse grazie al Corano facendo sgorgare sorgenti d'acqua, oppure se i morti parlassero e approvassero il Profeta, i miscredenti della Mecca non abbraccerebbero lo stesso la fede.
Risposta dettagliata

Prima di occuparci del significato e dell'esegesi del versetto "Se (un o il) qur'an smuovesse le montagne, fendesse la terra …"[1], è opportuno prestare attenzione al  contesto in cui fu rivelato; ciò ci aiuterebbe a capire meglio il suo significato. Prima di tutto ripasseremo quindi le circostanze della sua rivelazione.

Alcuni esegeti sostengono che questo versetto sia una risposta ai miscredenti della Mecca come Abu Jahl, Abdullah ibn Abi Umayyah  e i loro seguaci, che si sedettero dietro la Ka'bah e invitarono il Profeta (S) a raggiungerli; gli dissero: "Tu affermi che sei l'Inviato di Dio e che questo Corano è un libro disceso da Dio. Se vuoi che ti seguiamo, con il tuo Corano sposta le montagne della Mecca affinché questa nostra terra limitata si espanda un po'! Apri la terra e fai apparire sorgenti e fiumi di modo che possiamo piantare alberi e praticare l'agricoltura! Tu pensi di non essere da meno di Davide per il quale Iddio ha soggiogato le montagne affinché parlassero, glorificando Iddio con lui. Oppure soggioga il vento per noi di modo che noi possiamo salirci e andare a Damasco, risolvere i nostri problemi, ottenere le necessità per la nostra vita e tornare il giorno stesso! Allo stesso modo di Salomone, poiché tu sostieni di non essere da meno di Salomone. Inoltre resuscita il tuo antenato "Qusay ibn Kalab" o qualsiasi altro dei nostri defunti tu voglia, affinché possiamo chiedergli se ciò che tu dici è vero o falso, poiché Gesù (A) resuscitava i morti e tu presso Iddio non sei inferiore a lui. Anche tu mostraci questi miracoli e noi porremo fede in te. A quel punto fu rivelato il versetto "Se (un o il) qur'an…".[2]

Il versetto in questione riguarda pertanto i miscredenti, che di fronte alla profezia del Profeta dell'Islam (S) e i suoi miracoli, erano ostinati e usavano le stesse scuse dei Bani Isra'il; esso fu rivelato all'Inviato di Dio (S) in queste circostanze.

Dopo aver spiegato le circostanze in cui fu rivelato il versetto, approfondiamo ora il suo significato. Vi sono due opinioni tra gli esegeti:

Il significato del versetto è che se ci fosse un libro nell'universo, che leggendolo spostasse le montagne e le facesse muovere per la terra, oppure facesse a pezzi la terra, o i morti parlassero attraverso di esso, questo libro sarebbe il Corano, poiché esso è migliore di ogni altro libro celeste. La seconda opinione afferma che questo versetto è una protesta nei confronti dei miscredenti della Mecca e una risposta alla loro richiesta di miracoli all'Inviato di Dio (S). Indica che essi sono individui ostinati, e che se le montagne si spostassero per mezzo del Corano, come da loro richiesto, e anche la terra si fendesse grazie al Corano facendo sgorgare sorgenti d'acqua, oppure se i morti parlassero e approvassero lui (il Profeta), i miscredenti della Mecca non abbraccerebbero lo stesso la fede.[3]

Tabarsi citando Zajjaj disse: «Quello che penso io, e pure altri affermano, in merito al significato del versetto, è che quand'anche fosse rivelato un Corano con tali caratteristiche, cioè che sposta le montagne, ecc., essi in ogni caso non presterebbero fede per via di questo versetto":

"وَ لَوْ أَنَّنا نَزَّلْنا إِلَیهِمُ الْمَلائِکَةَ وَ کَلَّمَهُمُ الْمَوْتى‏ وَ حَشَرْنا عَلَیهِمْ کُلَّ شَی‏ءٍ قُبُلًا ما کانُوا لِیؤْمِنُوا"

"Quand'anche facessimo scendere gli angeli su di loro, i morti parlassero e radunassimo tutte le cose di fronte a loro, non crederanno"[4]».[5]

Il versetto vuole pertanto comunicare che: "Voi (miscredenti) non volete la verità! Se la voleste, il numero di miracoli che sono stati compiuti da questo profeta, sarebbe del tutto sufficiente per trovare la fede; tutte queste non sono altro che scuse".

In merito all'esegesi dell'ultima frase del versetto:

"بَلْ لِلَّهِ الْأَمْرُ جَمِیعاً"

"Invero l'ordine di tutte le cose appartiene ad Allah!", bisogna dire che "bal" è izrab[6] per la parola "law"; cioè Iddio l'Altissimo non è incapace di compiere altri miracoli oltre al Corano poiché tutto deriva dalla sua conoscenza e saggezza. Forse il significato è: giacché Iddio l'Altissimo sapeva che essi non avrebbero prestato fede, ha negato loro altri miracoli, affinché non ricevessero anche la punizione terrena, poiché se i miracoli che avevano richiesto all'Inviato di Dio (S) fossero stati compiuti, e nonostante ciò non avessero prestato fede, avrebbero patito il castigo terreno.[7]

L'autore del Majma' al-bayan nell'esegesi di "Invero l'ordine di tutte le cose appartiene ad Allah!" disse: "Tutte le cose citate, sia il movimento delle montagne che il fendersi della terra, sia il risuscitamento dei morti che le altre cose importanti, accadono per ordine di Dio e sono in Suo potere, poiché all'infuori di Lui nessuno detiene il potere. In ogni caso Egli non compie questi miracoli perché quelli che ha rivelato, per la gente retta, sono convincenti e sufficienti".[8]

 

[1] Sacro Corano, 13:31:

"وَ لَوْ أَنَّ قُرْآناً سُیِّرَتْ بِهِ الْجِبالُ أَوْ قُطِّعَتْ بِهِ الْأَرْضُ أَوْ کُلِّمَ بِهِ الْمَوْتى‏ بَلْ لِلَّهِ الْأَمْرُ جَمیعا"

"Se ci fosse una recitazione che smuovesse le montagne, fendesse la terra e facesse parlare i morti... Invero l'ordine di tutte le cose appartiene ad Allah!"

[2] Cfr.: Seyyedeh Nosrat Amin, Makhzan al-Erfan dar Tafsir-e Qor'an, vol. 7, pp. 42 e 43, Nehzat-e zanan-e mosalman, Teheran, 1982; Tafsir-e nemuneh, vol. 10, pp. 220 e 221, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995.

[3] Sacro Corano, 59:21:

"لَوْ أَنْزَلْنا هذَا الْقُرْآنَ عَلى‏ جَبَلٍ لَرَأَیْتَهُ خاشِعاً مُتَصَدِّعاً مِنْ خَشْیَةِ اللَّهِ"

"Se avessimo fatto scendere questo Corano su una montagna, l'avresti vista umiliarsi e spaccarsi per il timore di Allah".

[4] Sacro Corano, 6:111.

[5] Tabarsi, Majma' al-Bayan fi Tafsir al-Qur'an, vol. 6, pag. 451, Naser Khosro, Teheran, terza ristampa, 1993.

[6] Il significato di izrab a volte è quello di annullare il concetto che lo precede e altre volte il significato di bal è il trasferimento da un fine ad un altro. In questo versetto si applica il primo caso.

[7] Seyyedeh Nosrat Amin, Makhzan al-Erfan  dar Tafsir-e Qor'an, vol. 7, pp. 42 e 43, Nehzat-e zanan-e mosalman, Teheran, 1982.

[8] Tabarsi, Majma' al-Bayan fi Tafsir al-Qur'an, vol. 6, pag. 451, Naser Khosro, Teheran, terza ristampa, 1993.

 

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63221 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39642 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38305 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34481 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30634 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27081 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23882 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23323 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20608 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20369 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...