Ricerca Avanzata
Visite
6251
Data aggiornamento: 2012/03/14
Domanda concisa
Contro quali civiltà e religioni è stato ordinato di compiere il jihad da parte dell’Islam, affinché lo accettino o siano uccisi? E nei confronti di quali nazioni ha ordinato di fare il jihad affinché accettino l’Islam o paghino un tributo?
Domanda
Contro quali civiltà e religioni è stato ordinato di compiere il jihad da parte dell’Islam, affinché lo accettino o siano uccisi? E nei confronti di quali nazioni l’Islam ha ordinato di fare il jihad affinché accettino l’Islam o paghino un tributo?
Risposta concisa

La chiara religione islamica è l’ultima delle religioni celesti ed è la religione prescelta da Iddio l’Altissimo per tutta l’umanità. Con l’avvento della sharia islamica in qualità di migliore tra le religioni, il volere di Dio è stato che da quel momento in poi, anche i seguaci delle religioni precedenti abbracciassero questa religione e obbedissero alle regole della nuova religione. Iddio, il Sublime, ha espresso questo ordine sotto forma di norma in questo modo: “Chi vuole una religione diversa dall’Islam, il suo culto non sarà accettato, e nell’altra vita sarà tra i perdenti”.

Nel frattempo ai politeisti e agli ipocriti, che avevano manifestato la propria ipocrisia, era stato dato del tempo per abbracciare l’Islam o prepararsi al jihad. Alla Gente del Libro, invece, era stata data l’opportunità di pagare un tributo spontaneamente e con umiltà e sottomissione nel caso non avessero accettato l’Islam, a condizione che non prendessero iniziative contro i musulmani e rispettassero le altre condizioni.

Risposta dettagliata

La chiara religione islamica è l’ultima delle religioni celesti ed è la religione prescelta da Iddio l’Altissimo per tutta l’umanità; ciò può essere appreso da diversi versetti del sacro Corano, per esempio Iddio nel Corano dice: “Oggi vi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato su di voi la Mia grazia e ho scelto l’Islam come religione per voi”.[1]

Con l’avvento della sharia islamica in qualità di religione più completa tra quelle passate, il volere di Dio era che da quel momento in poi tutti, anche i seguaci delle religioni passate, divenissero musulmani, cambiassero la propria religione con l’Islam e obbedissero alle regole della nuova religione. Iddio, il Sublime, ha espresso questo ordine sotto forma di norma in questo modo: “Chi vuole una religione diversa dall'Islam, il suo culto non sarà accettato, e nell'altra vita sarà tra i perdenti”.[2]

Nell’ambiente dell’invito islamico esistevano gruppi vari con i quali il Profeta si comportava diversamente in base alle loro prese di posizione. Secondo un certo criterio possiamo identificare tre gruppi:

  1. I politeisti
  2. Gli ipocriti
  3. La Gente del Libro.

Il primo a sua volta si suddivide in due categorie:

  1. Un gruppo non aveva nessun accordo con il Profeta dell’Islam ed egli allo stesso modo non si era impegnato nei loro confronti.
  2. Altri gruppi a Hudaybiyyah e simili, avevano stabilito di astenersi dall’ostilità con l’Inviato di Dio (S). Alcuni di questi accordi avevano una scadenza e altri erano a tempo indeterminato. Tra di essi alcuni rispettarono il proprio accordo con il Profeta (S) e ne misero in pratica tutte le condizioni, mentre altri calpestarono questo patto e si allearono con i nemici del Profeta.

Iddio nella sura at-Tawbah (9) chiarisce il dovere di tutti questi gruppi. In principio li invita tutti al pentimento, a ritornare all’Islam e ad allontanarsi dal politeismo dicendo: “Se vi pentite, sarà meglio per voi”.[3]

Successivamente dà un avvertimento agli oppositori fanatici e ostinati: “se invece volgerete le spalle, sappiate che non potrete ridurre Allah all'impotenza”.[4]

Poi dichiara a tutti i politeisti che ogni patto con i musulmani sarà annullato e dice: “Disapprovazione da parte di Allah e del Suo Messaggero, nei confronti di quei politeisti con i quali concludeste un patto”.[5]

Infine stabilisce un periodo di quattro mesi affinché riflettano e chiariscano la propria posizione; dopo i quattro mesi o devono abbandonare il politeismo o prepararsi a combattere.[6]

Esclude però un gruppo dalla norma dei quattro mesi, dicendo: “Fanno eccezione quei politeisti con i quali concludeste un patto, che non lo violarono in nulla e non aiutarono nessuno contro di voi: rispettate il patto fino alla sua scadenza”.[7]

In merito al primo gruppo abbiamo visto che nonostante Iddio abbia imposto una chiara e dura norma, però con completa gentilezza, ha stabilito un periodo affinché anche i politeisti possano riflettere e decidere, persino pentirsi e ritornare presso Iddio. In caso contrario, dato che l’obiettivo finale dell’Islam è la lotta al politeismo e il suo estirpamento, con la massima rigidezza avanza fino al jihad e alla guerra affinché l’Islam e il monoteismo si diffondano sulla terra.

Riguardo al secondo gruppo, ovvero gli ipocriti, se la loro ipocrisia viene manifestata e diventa palese, la regola è la stessa dei politeisti: o accettano l’Islam o dovranno combattere. Iddio al riguardo dice: “O Profeta, combatti i miscredenti e gli ipocriti, e sii severo con loro”.[8] Naturalmente la questione è differente per gli ipocriti che celano la propria ipocrisia nel cuore ed esteriormente hanno accettato l’Islam; questa questione viene chiarita nell’esegesi del versetto settantatré della sura at-Tawbah (9).

Infine il terzo gruppo, ovvero la Gente del Libro: poiché l’ordine di avvicinarsi all’Islam e di accettarlo era rivolto a tutti nello stesso modo e nessun individuo né gruppo ne era esente, ci si aspettava che anche la Gente del Libro si sottomettesse a quest’ordine divino e diventasse musulmana. Alcuni di loro tuttavia non lo fecero e perciò l’Islam riprese anche loro, ma in modo bilanciato (una via di mezzo tra i politeisti e i musulmani): “Combattete coloro, tra la gente della Scrittura, che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato e che non scelgono la religione della verità, finché non versino spontaneamente ed umilmente il tributo, e siano sottomessi”.[9]

In verità l’Islam ha bilanciato l’ordine di combattere con questo gruppo attraverso un tributo. Ovviamente il consiglio generale che se accettano l’Islam è meglio per loro, vale anche per costoro.

 


[1] Sacro Corano, 5:3.

[2] Sacro Corano, 3:85.

[3] Sacro Corano, 9:3.

[4] Ibidem.

[5] Ivi:1.

[6] Ivi:2.

[7] Ivi:4.

[8] Ivi:73.

[9] Ivi:29.

 

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63221 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39642 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38305 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34481 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30634 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27081 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23882 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23323 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20608 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20369 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...