Please Wait
14862
Il rispetto dei diritti dei genitori (padre e madre) è talmente importante nel Corano che in alcuni versetti, Iddio subito dopo aver proibito la miscredenza, ordina di rispettare i loro diritti. Inoltre negli hadìth è considerata una delle azioni più eccellenti. I diritti dei genitori citati nel Corano e negli hadìth sono:
1. Parlare con loro educatamente e comportarsi con umiltà.
2. Chiedere a Dio la misericordia per loro.
3. Obbedire a loro in ciò che non costituisce peccato.
Nel Corano e negli hadìth si presta molta attenzione ai doveri che i figli hanno nei confronti del padre e della madre; tratteremo quest’argomento suddividendolo in varie parti:
L’importanza dei diritti dei genitori nel sacro Corano
Il Corano attribuisce una tale importanza al rispetto dei diritti del padre e della madre che in alcuni versetti Iddio, subito dopo aver proibito la miscredenza, ordina di fare loro del bene e onorarli.
Per esempio riguardo al patto che è stato chiesto ai Figli di Israele dice: “E quando stringemmo il patto con i Figli di Israele [dicemmo]: ‘Non adorerete altri che Allah, vi comporterete bene con i genitori …’”[1], è ovvio che stringere il patto in base al buon comportamento coi genitori, ne sottolinea l’importanza. In un altro versetto dice: “Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori”[2]. Espressioni del genere sono ripetute nei versetti 4:36, 6:151, 29:8, 31:15 e 46:15.
Oltre a ciò, il Corano citando l’esempio dei Suoi Devoti e Profeti (S) riguardo al comportamento con i propri genitori, ne sottolinea l’importanza, per esempio nella sura Maryam, riportando le qualità donate al profeta Yahya (A), cita il suo fare del bene ai genitori[3].
L’importanza dei diritti dei genitori negli hadìth
In un hadìth è riportato che l’imam Sadiq (A) rispondendo alla domanda quale fosse la miglior azione, disse: “Pregare all’inizio del suo tempo stabilito, fare del bene ai genitori e il jihad”. Citare il fare del bene ai genitori dopo la preghiera all’inizio del suo tempo e prima del jihad, sottolinea quanto ciò fosse tenuto in grande considerazione dagli Imam (A). In un altro hadìth dell’imam Sadiq (A) è riportato che il fare del bene ai genitori, siano essi probi oppure no, è una delle azioni per la quale nessuno potrà giustificarsi se non l’ha compiuta[4].
I diritti dei genitori citati nel Corano e negli hadìth
Nel Corano e negli hadìth sono riportati alcuni casi particolari di diritti del padre e della madre, ne citiamo alcuni:
a. Parlare educatamente
In un versetto Iddio dice: “Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro "uff!" e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto”[5]. In un hadìth l’imam Sadiq (A) disse: “Se esistesse un’espressione più breve di ‘uff’, Iddio l’avrebbe proibita”[6].
b. Comportarsi con umiltà nei loro confronti
Nel versetto seguente quello appena citato Iddio dice: “e inclina con tenerezza, verso di loro, l'ala dell’umiltà”[7], la metafora “abbassare l’ala dell’umiltà” chiarisce quanto debba essere profonda l’umiltà nei confronti dei genitori.
c. Obbedire ai genitori
In un hadìth l’imam Sadiq (A) disse: “Il figlio ha tre doveri nei confronti del padre e della madre: ringraziarli sempre, obbedire ai loro ordini e proibizioni in ciò che non costituisce peccato, e volere il loro bene sia in modo manifesto che celato”[8].
d. Pregare per loro
In quegli stessi versetti viene ordinato di recitare du'a per i genitori: “… e di’: ‘O Signore, sii
misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo’”[9].
Oltre a questi, è stato fatto riferimento anche a situazioni particolari, per esempio in un hadìth l’imam Musa ibn Ja'far (A) narra che chiesero al Profeta (S) quali fossero i diritti di un genitore, egli rispose: “Il figlio non deve chiamare i genitori per nome, camminare davanti a loro o sedersi prima di loro, e non deve comportasi in modo che gli altri li offendano”[10]. In un versetto si dà la precedenza al dare l’elemosina ai genitori e poi agli altri: “Ti chiederanno: "Cosa dobbiamo dare in elemosina?" Di’: ‘I beni che erogate siano destinati ai genitori, ai parenti, …’”[11].
I limiti del rispetto dei diritti dei genitori
Da ciò che è stato detto, si potrebbe dedurre che per rispettare i genitori sia necessario obbedire loro in modo assoluto in qualsiasi cosa, invece secondo il Corano ciò non è corretto. Infatti nei versetti del Corano il rispetto e l’obbedienza nei confronti dei genitori sono doverosi solo nei casi in cui non comportino la trasgressione degli ordini divini e l’ingiustizia. Per esempio in un versetto si ordina alla gente di rispettare la giustizia e testimoniare il vero, anche se ciò non fosse nel proprio interesse, quello dei propri genitori o parenti[12].
Inoltre, in un altro versetto si proibisce all’essere umano di rassegnarsi allo sforzo dei propri genitori a renderlo politeista, e quindi associare altri a Dio: “Ordinammo all'uomo di trattare bene suo padre e sua madre e se essi ti vogliono obbligare ad associarMi ciò di cui non hai conoscenza alcuna, non obbedir loro ...”[13]. Infine il Corano nella sura Luqman fa riferimento al fatto che il disobbedire ai genitori desiderosi che egli associ altri a Dio, non autorizza il figlio a comportarsi male con loro: “... sii comunque cortese con loro in questa vita ...”[14].
Il Corano e gli hadìth, oltre a raccomandare il rispetto dei diritti genitoriali, motiva anche queste esortazioni: per contraccambiare le difficoltà che i genitori, in particolare le madri, hanno sopportato nell’educare e prendersi cura dei figli[15].
[1] Sacro Corano 2:83.
[2] Sacro Corano 17:23:
"و قضی ربک ٲلّاتعبدوا الّا ایّاه و بالوالدین احسانا ...".
[3] Sacro Corano 19:14:
"و بَرّا بوالدیه و لم یکن جبارا عصیا".
[4] Shaykh Tusi, Al-Tahzib, vol. 6, pag. 350, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran 1986.
[5] Sacro Corano 17:23.
[6] Kulayni, al-Kafi, vol. 2, pag. 349.
[7] Sacro Corano 17:24.
[8] Allamah Majlesi, Bihar al-Anwar, vol. 75, pag. 236, Muassisat al-Wafa', Beirut, Libano, 1404 AH.
[9] Sacro Corano 17:24.
[10] Kulayni, al-Kafi, vol. 2, pag. 158, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, 1986.
[11] Sacro Corano 2:215.
[12] “O voi che credete, attenetevi alla giustizia e rendete testimonianza innanzi ad Allah, foss'anche contro voi stessi, i vostri genitori o i vostri parenti …”, Sacro Corano 4:135:
"... کونوا قوامین بالقسط شهداء لله و لو علی انفسکم او الوالدین و الاقربین ...".
[13] Sacro Corano 29:8.
[14] Sacro Corano 31:15.
[15] Sacro Corano 31:14, 46:15 e 17:24.