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L’utilizzo del termine hijab non è necessariamente legato al suo significato materiale[1], poiché tenendo presente le argomentazioni razionali e scritturali, non possiamo considerare Iddio materiale. Pertanto l’impiego del termine hijab nel nobile versetto in questione, non ha una valenza materiale, così come pure in altri versetti non è stato utilizzato con il suo significato materiale:
"وَ إِذَا قَرَأْتَ الْقُرْءَانَ جَعَلْنَا بَيْنَكَ وَ بَينَْ الَّذِينَ لَا يُؤْمِنُونَ بِالاَخِرَةِ حِجَابًا مَّسْتُورًا"
“Quando leggi il Corano, mettiamo una spessa cortina tra te e coloro che non credono nell’altra vita”.[2]
Gli esegeti hanno interpretato la parola mahjub, presente nel versetto della domanda, col significato di “privo”, in questo modo: “Essi saranno privati della misericordia, della generosità, della benevolenza e della vicinanza di Dio”[3]. Non si ravvisa quindi un’accezione materiale in essa.
In conclusione la traduzione interpretativa del versetto è la seguente: “Niente affatto [non è come pensate]: in verità in quel Giorno saranno privati del loro Signore [della Sua misericordia e generosità]”.[4]
[1] In questo contesto, con il termine hijab, non s’intende l’abito islamico per le donne, bensì il suo significato letterale: “Qualcosa che si interpone tra due entità”, tradotto perciò con velo.
[2] Sacro Corano, 17:45.
[3] Fadhl ibn Hasan Tabarsi, Majma' al-bayan fi tafsir al-Qur’'an, vol. 10, pag. 689, Naser Khosro, Teheran, 1993; Seyyed Mohammad Hosseyn Hosseyni Hamedani, Anvar-e Derakhshan, vol. 18, pag. 44, Nashr-e ketabforushi-e Lotfi, Teheran, prima stampa, 1404 AH; Naser Makarem Shirazi, Tafsir Nemuneh, vol. 26, pag. 263, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995.
[4] Sacro Corano, 83:15.