Ricerca Avanzata
Visite
6517
Data aggiornamento: 2010/07/18
Domanda concisa
Guardando il mondo attorno a noi ci rendiamo conto che la maggior parte della gente è inclinata al male e alla corruzione...
Domanda
Guardando il mondo attorno a noi ci rendiamo conto che la maggior parte della gente è inclinata al male e alla corruzione; però se la religione, il monoteismo e la predisposizione al bene appartengono alla natura umana e alla sua indole, perché la maggioranza tende al male? e oggi il mondo è ufficialmente secolarizzato? Dovremmo forse dire che la religione non appartiene all’indole umana, e tralasciando ciò, che la maggior parte della gente precipiterà nell’Inferno poiché agisce male ed è irreligiosa?
Risposta concisa

L’essere umano, secondo la sua indole, è alla ricerca di Dio e della verità, infatti, la maggior parte della gente risponde a quest’attrazione [divina]. Gli esseri umani per natura seguono la verità, però in alcuni casi sbagliano nel riconoscerla. In realtà sono alcuni fattori esterni e interni che deviano la gente nel riconoscere la verità e nell’inclinarsi a essa. Il demonio e l’anima maligna (nafs al-ammarah) da una parte e la pesante propaganda degli esseri umani al servizio del diavolo dall’altra, nascondono la verità alla loro vista. La secolarizzazione, non con il significato di laicità bensì con quello della separazione della religione dal campo politico-sociale, si è imposta in Occidente a causa del cattivo operato del cristianesimo alterato, dei suoi rappresentanti e dell’estesa propaganda; tuttavia è degno di nota che oggi gli occidentali mostrano un notevole interesse per la religione. Tramite quest’analisi diviene chiaro che la maggior parte della gente non si dirige verso l’Inferno, poiché è alla ricerca della verità ma ha sbagliato nel riconoscerla e secondo una definizione è “jahil qasir[1].


[1]Ignaro innocente e involontario.

Risposta dettagliata

L’essere umano, secondo la propria indole, è alla ricerca di Dio e della verità ed è incline alla religione e all’etica; inoltre la maggior parte della gente risponde a questo richiamo [divino]. I sapienti musulmani in base al Corano e agli hadìth chiariscono che la gente per natura segue la verità, ma in alcuni casi sbaglia nel riconoscerla. Se un giorno si fermasse l’invasione propagandistica contro i valori e fosse mostrato il vero volto della verità, come tale, diventerebbe chiaro che la maggior parte si schiererebbe da quella parte. Quindi la maggioranza non è predisposta al male ma, o è ingannata nella pratica e nella conoscenza, confondendo il bene col male, oppure nella pratica viene ingannata dal proprio impulso e dal demonio e tende quindi al male.

Negli ultimi tempi, in particolar modo dalla seconda metà del XX secolo, la dimensione propagandistica a dispetto della religione e dell’etica è talmente ampia, che la maggior parte della gente si è allontanata dalla religione e in questo senso è divenuta “secolarizzata”. A causa dell’essenza cristiana, che è una religione alterata e in molti casi irrazionale, e a causa dell’operato negativo dei suoi fautori in Occidente e della vasta propaganda antireligiosa, la religione è stata espulsa dal campo sociale; nonostante ciò la maggior parte della gente è inclinata alla religione. Un esempio pratico sono i paesi governati da un regime comunista. Abbiamo visto e sentito che in seguito a lunghi e violenti conflitti da diverse postazioni contro la religione e le sue esteriorità, appena tali governi sono caduti, la religione ha ripreso vita. Tutto ciò è dovuto all’indole religiosa insita nell’uomo e facente parte della sua natura.[1]

Sostenere che la maggioranza della gente andrà all’Inferno è una conclusione errata, poiché la maggioranza infine andrà in Paradiso giacché l’Islam distingue il miscredente colpevole, che pur sapendo si allontana, da colui che sbaglia inconsapevolmente (jahil qasir). L’Islam è molto flessibile con chi sbaglia involontariamente; allo stesso modo delimita le credenze giuste da quelle errate e si considera la verità assoluta, comprensibile razionalmente, alla portata di tutti e alla quale deve appoggiarsi tutta la gente, oltre a denigrare le credenze errate. Secondo l’Islam solamente il miscredente[2] colpevole merita l’Inferno, ma colui che non ha conosciuto la verità dell’Islam e nella propria religione o prassi si sottomette a ciò che è giusto mettendolo in pratica, farà parte del popolo della salvezza.[3] La verità è che se diamo uno sguardo al creato dall’alto, senza limitarci all’esteriorità, giustamente vedremo che la maggioranza degli esseri umani andrà in Paradiso e solo pochi individui andranno all’Inferno per l’eternità. In altre parole possiamo dire che la maggior parte della gente agisce secondo la propria indole divina, anche se erra nel riconoscerla e quindi per questo stesso motivo commette anche degli sbagli e forse dovrà scontare delle pene per alcuni periodi nel barzakh[4], il Giorno del Giudizio o momentaneamente nell’Inferno stesso. Però alla fine sarà salvata e andrà in Paradiso; solo alcuni seppelliscono la propria indole e questi saranno all’Inferno in eterno.


[1] Per maggiori informazioni: il libro Fetrat, Shahid Allamah Motahhari, Entesharat Sadra; Tafsir-e mouzu'i-e Qor'an-e karim, Fetrat dar Qor'an, Ayatollah Javadi Amoli.

[2] Per miscredente, in senso ampio, s’intende colui che nega i principi della religione. Questo si divide in due gruppi: miscredente colpevole che intenzionalmente e consapevolmente nega la verità e quello incolpevole che non sa quello che dice e se riconoscesse la verità, la accetterebbe.

[3] Shahid Motahhari, 'Adl-e Elahy, ottava parte, pp. 319-427 e in particolar modo il riassunto alle pp. 424-427.

[4] Stadio intermedio tra la morte e il Giorno della Resurrezione, in cui alcuni esseri umani, a seconda delle proprie azioni, assaggeranno le benedizioni del Paradiso e altri le punizioni dell’Inferno.

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63221 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39642 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38305 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34481 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30634 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27081 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23882 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23323 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20608 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20369 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...