Ricerca Avanzata
Visite
7072
Data aggiornamento: 2011/07/18
Domanda concisa
L’influenza della du'a è condizionata dalla sua recitazione in arabo?
Domanda
L’influenza della du'a è condizionata dalla sua recitazione in arabo, oppure la recitazione della sua traduzione è parimenti influente?
Risposta concisa
Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata.
Risposta dettagliata

Nonostante non sia necessario recitare le du'a  in arabo, infatti è accettata anche la du'a in italiano durante la preghiera (come quella che si recita durante il qunut), è tuttavia meglio recitare le du'a, che sono state composte dagli Imam (A), in lingua araba, per prestare attenzione al loro significato. Il seguente concetto chiarisce meglio questo fatto:

Allo stesso modo di come il Corano è la parola di Dio rivolta all’umanità, le du'a degli Imam (A) sono la parola dell’umanità rivolta a Iddio, e vengono chiamate “Corano ascendente”. Perciò queste du'a, come il Corano, sono composte di realtà e profonde conoscenze, e la lingua araba è la miglior lingua per esprimerle.

È dunque meglio che ogni musulmano impari il significato della preghiera e delle du'a, per capire cosa dice al proprio Dio. È in questo modo che le sue azioni non saranno considerate vane e si trasformeranno in un punto di slancio verso l’eternità.

Un aspetto ancora più importante è che l’essere umano deve rispettare anche le altre condizioni che facilitano l’influenza della du'a, per esempio: la du'a non dev’essere contraria alla tradizione divina; sia recitata insieme alla benedizione per il Profeta (S) e la sua Famiglia (A); chi recita la du'a riponga la sua fiducia solamente in Dio e non si appoggi ad altri; sia in uno stato di sincera devozione e bisogno; la lingua sia fedele al cuore; compia gli atti obbligatori e si astenga da quelli vietati; chieda il perdono dei propri peccati; persista nella du'a e chieda a Dio con convinzione e senza disperare[1].



[1] Mohammad Taqi Falsafi, Sharh-e do'a-ye Makarim al-Akhlaq, vol. 1, pag. 2; Baha'oddin Kharramshahi, Daneshname-ye Qor'an va Qor'anpajuhi, vol. 1, pag. 1054; Seyyed Mohammad Baqer Shahidi e Hebatoddinin Shahrestani (ra), Do'aha va tahlilat-e Qor'an, pag. 43; Seyyed Alì Akbar Qorashi, Qamus Qur'an, voce “du'a”.

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63134 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39590 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38178 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34409 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30604 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27067 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23828 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23268 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20534 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20325 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...