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Data aggiornamento: 2012/03/04
Domanda concisa
Come avverrà la resurrezione di chi muore lontano dalla Terra, per esempio sulla Luna?
Domanda
Credere nella Resurrezione è uno dei principi della nostra religione. Infatti più volte il Corano cita che nel Giorno del Giudizio sarà necessario che l’anima si riunisca al corpo e si presenti al cospetto di Dio. Come saprete, al giorno d’oggi, l’astronautica, che fino a pochi decenni or sono era una scienza insolita, ha perso la sua eccezionalità e, tra gli astronauti inviati nello spazio, si possono trovare addirittura dei musulmani. La domanda è: se durante una missione spaziale, un astronauta musulmano credente, atterra sulla Luna o un altro pianeta e a causa di un incidente muore in quel luogo, come sarà resuscitato nel Giorno del Giudizio?
Risposta concisa

In merito alla resurrezione di una persona morta lontano dalla Terra, bisogna considerare che la terra in cui avverrà la resurrezione, presenterà delle differenze notevoli con la nostra concezione di terra. Infatti, all’inizio della risurrezione, la Terra si trasformerà in un’altra terra e avverranno molti cambiamenti in tutto l’universo, al fine di rendere la terra della resurrezione adatta sia ad accogliere una vita migliore sia predisposta per l’eternità, la vita paradisiaca, ecc.

Risposta dettagliata

Prima di ogni cosa ricordiamo che la questione della tomba e della resurrezione da essa, va oltre la questione della tomba materiale, e, secondo gli hadìth, per “mondo della tomba” s’intende il “mondo del barzakh”.

Inoltre in merito alla resurrezione di chi è morto lontano dalla Terra, bisogna tenere presente che la “terra della resurrezione” presenterà delle differenze notevoli con la nostra concezione di terra. Infatti, all’inizio della risurrezione, la Terra si trasformerà in un’altra terra e avverranno molti cambiamenti in tutto l’universo, al fine di rendere la terra della resurrezione adatta sia ad accogliere una vita migliore sia predisposta per l’eternità, la vita paradisiaca, ecc.

Secondo un’opinione generale e ontologica, se consideriamo tutto il mondo materiale e i suoi corpi come “la terra” nel suo significato generale, e lo spazio tra i pianeti come il primo cielo, e i sei cieli successivi come immateriali, dedurremo che nella questione della resurrezione dalle tombe, non è necessario considerare tomba, la Terra. Ogni pianeta, sia la Terra che altri, sarà considerato come “la terra” nel suo significato generale, e sappiamo che le azioni, le reazioni e i fenomeni riguardanti la resurrezione avverranno in tutto l’universo.

Se a prima vista il significato di terra (ardh) nel Corano e secondo l’accezione letterale sembra corrispondere al pianeta Terra, questo è dovuto all’uso più comune di tale vocabolo, cioè i destinatari del Corano non immaginavano che ci sarebbe stata la possibilità di vivere in altri pianeti attraverso il progresso astronautico e simili. Nonostante ciò in molti punti il termine terra viene utilizzato per il Paradiso, il Barzakh, il Corano, ecc., a testimoniare il fatto che il termine terra (ardh) non significa unicamente “pianeta Terra” ma viene utilizzato in qualità di luogo o materia esistenziale di ogni tipo.

Da questo punto di vista quindi, i versetti, che sono stati rivelati in merito alla resurrezione umana, includono tutti i pianeti e le persone; perfino la materia della Luna può essere considerata parte della terra in cui avverrà la resurrezione.

In conclusione è degno di nota che, altrove, questa domanda ha avuto risposte basate su diversi punti di vista, come quello degli hadìth e teologico, mentre noi in questa sede abbiamo trattato l’argomento in modo generico, affinché potessimo rispondere anche a molti altri dubbi, frutto di una visione cosmica e del suo confronto con il contenuto del Corano.

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